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Curare le ossa attraverso il cibo fin da piccoli

Curare le ossa attraverso il cibo fin da piccoli

La prevenzione deve partire fin dai primi anni per scongiurare brutte conseguenze in tarda età.
La patologia che colpisce le ossa del corpo è strettamente legata all'alimentazione, dieta e cibi consumati ne condizionano in maniera concreta l'evoluzione in positivo o negativo.

Le conseguenze di un indebolimento delle scheletro nel suo complesso sono diverse anche se la principale rimane l'osteoporosi, una condizione di forte fragilità ossea che può portare a conseguenze molto gravi se non curata in maniera efficace.

Un adeguata alimentazione e il consumo abbondante di determinati cibi aiuta in maniera incisiva a prevenire la sua insorgenza, attenuare le conseguenze sull'organismo, aiutare ad evitare pericolose degenerazioni e condizioni di pericolo.

Esiste a oggi una sottovalutazione del problema rispetto alla sua prevenzione, questo non tanto per le persone adulte post cinquantenni che vengono sollecitate da molti anni rispetto alla salute delle ossa.

Una sollecitazione positiva naturalmente che però tende a intervenire a livello preventivo o di aiuto spesso solo troppo tardi quando in realtà è necessario da subito tenere in considerazione alta la saluta delle ossa.

Bisogna considerare che lo sviluppo della massa ossea e la crescita più consistente avviene fra gli 11 e i 18 anni e fino ai 20-30 anni continua a svilupparsi fino a toccare il picco massimo (diverso da individuo a individuo) per poi iniziare a diminuire inesorabilmente.

La necessità di sostanza importanti come il calcio quindi ha un evoluzione precisa nell'arco della vita e i primi 30 anni come rilevato da un documento pubblicato da poco dalla National Osteoporosis Foundation appaiono determinanti.

Se fino a 7-10 anni ad esempio serve introdurre giornalmente almeno 1100 mg di calcio questi passano a 1300 fino a circa 17 anni (con un lieve differenza tra maschi e femmine), per poi attestarsi sui 1000 g fino ai 30 anni.

In tutto questo arco di tempo ci si gioca il futuro delle proprie ossa, anche se è bene sottolinearlo la sostanza determinante per la saluta delle ossa non è esclusivamente il calcio.

Ed è anche bene sottolineare che questo sale minerale importante non è contenuto esclusivamente nei latticini come spesso si tende a credere, la sua fama in questo senso è più che altro dovuta all'abbondanza di calcio nei prodotti concentrati derivati dal latte.

Basti pensare che come contenuti si può arrivare a ben 1200 mg in una porzione di grana da 100 g, un tetto massimo che però molti altri formaggi non raggiungono attestandosi mediamente a poco meno di 1/3 di questo quantitativo.

Alimenti molto più sani o con grassi meno invadenti e compromettenti hanno ugualmente ottime percentuali di calcio, i legumi secchi, la frutta secca oleosa, alcune acque minerali e molte verdure a foglie verdi.

La buona salute delle ossa è in definitiva dovuta a un insieme di sostanze protettrici fra cui moltissime contenute appunto negli alimenti di origine vegetale e la cui mancanza, per quanto calcio ci si ostino a consumare con altri alimenti, porta a serie problematiche.

Intervenire fin da subito con un attenzione al tipo di alimentazione consumata oltre allo stimolo nell'eseguire un adeguata attività fisica (condizione che è più facile avvenga rispetto a una buona dieta) è la strategia migliore per assicurarsi in tarda età le migliori condizioni possibili di ossa e affini.

E per un bambino in crescita cardini di questa prevenzione sono sostanze fondamentali come il calcio (sostanza assimilabile direttamente dai cibi) e la vitamina D (vitamina molto legata all'attività fisica e all'esposizione corretta al sole), poi in misura secondaria (ma comunque importante) proteine, frutta, verdura, altre vitamine come la C e la fibra.

L'alimentazione e soprattutto la cucina quindi svolgono un ruolo importante sotto questo aspetto e "pensare" a cibi protettivi delle ossa anche per chi affronta i primi decenni della propria vita dovrebbe essere un impegno importante da tenere in considerazione, in primo luogo da chi professionalmente si occupa di salute e cucina.

Per avere uno spunto goloso ecco un piatto rivolto a bimbi e giovani (oltre che agli adulti naturalmente!) che ha un buon equilibrio complessivo e un buon mix di sostanze utili alle ossa.

Una ricetta a base di pasta con una buona dose di piselli lavorati in due modi differenti, una quantità di formaggi non eccessiva (con la ricotta poco invadente in termini di grassi e calorie), i pomodorini a colorare e il basilico a profumare.

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Fonte: Corriere della Sera – Nutrizionista Carla Favaro


Per maggiori informazioni e schede più dettagliate consultare il libro "La Cucina per i Bimbi"

cucina mediterranea senza glutine

 

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