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Emicrania, il ruolo del cibo

Emicrania, il ruolo del cibo

Alimentazione e emicrania (il comune mal di testa), una relazione pericolosa che se fino ad alcuni anni fa era una ipotesi teorica è oggi confermata dai moderni studi.

E anche qui troviamo lo stretto legame tra ciò che si consuma tavola, come il corpo lo assimila, come lo trasforma in negativo o positivo e quanto influenza lo stato di salute a breve e lungo termine.

Sembra che l'elemento fondamentale sia il ruolo dei grassi, la loro quantità e qualità all'interno della dieta quotidiana soprattutto se associati alle altre sostanze note per scatenare attacchi di emicrania.
Esiste, infatti, una relazione oramai certa tra ciò che mangiamo e gli attacchi più o meno forti di emicrania o mal di testa, un disturbo diffuso e assai fastidioso, per alcuni molto più che fastidioso purtroppo!

E se fino a poco tempo fa come detto si poteva parlare più che altro di sospetti, ora siamo arrivati a dati molti più attendibili, anche se ancora da "certificare" in maniera definitiva.

Da questo punto di vista ci viene in aiuto una ricerca tutta Italiana condotta dai ricercatori dell'Università Federico II di Napoli pubblicata su Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases.

Obbiettivo indagare quanto la riduzione dei grassi nella dieta arrivi a condizionare e modificare gli attacchi di mal di testa in pazienti affetti da emicrania cronica.
Selezionati 83 soggetti esenti da alcun recente regime dietetico specifico e consumatori abituali di preparazioni e piatti ricchi di grassi saturi si è proceduto a iniziare una sperimentazione che prevedeva per tre mesi il consumo di due differenti regimi alimentari.
Il primo con una riduzione significativa dei grassi consumati (meno del 20% delle calorie consumate), il secondo con una percentuale standard di riferimento.

Particolare importante era che la fonte principale di grassi in entrambi i casi era costituita da olio d'oliva con una relativa presenza di grassi saturi.
La tipologia particolare di grasso ingerita ha fatto in modo di diminuire in ogni caso gli attacchi di emicrania, ma in chi seguiva un regime a bassa presenza di grassi la diminuzione è stata più marcata e significativa.
Le conclusioni sono state consequenziali avvalorate poi da altre osservazioni specifiche, in definitiva la riduzione di calorie complessive, la modifica della qualità dei grassi usati e la loro diminuzione percentuale rispetto allo standard di riferimento (intorno al 30% per adulti sani senza particolari problemi) ha un tangibile effetto sulla incidenza dell'emicrania.

I ricercatori consigliano poi di fare anche attenzione a quegli ingredienti noti tradizionalmente per scatenare più facilmente i mal di testa (vino rosso, formaggi stagionati, alcol, glutammato monosodico, ecc), ridurre il peso corporeo, bere molta acqua e regolarizzare i pasti.
Appare chiaro quindi come a tavola si possa fare molto per prevenire o diminuire questa fastidiosa patologia, un saggio agire (soprattutto in previsione della riduzione di peso) che può poi migliorare moltissimi altri parametri di salute generale.
E per iniziare bene a tavola ecco la ricetta ideale, buona e sana!!!

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Fonte: Corriere della Sera – Nutrizionista Carla Favaro

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