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I numeri dell'ultima Giornata Mondiale del Diabete

I numeri dell'ultima Giornata Mondiale del Diabete

I tanti casi diagnosticati e i tanti che ancora si ignorano, la non conoscenza e il ruolo delle istituzioni.
Durante l'ultima Giornata Mondiale del Diabete tenuta a novembre 2013 in Italia sono stati snocciolati una serie di numeri e percentuali abbastanza impressionanti che rivelano un vero e proprio dramma conoscitivo di questa patologia.

Ecco alcuni degli elementi evidenziati in specifiche aree geografiche del paese.
A Napoli 80 mila persone hanno il diabete e solo due terzi, forse la metà, dei casi di diabete sono diagnosticati
Perugia: emergenza diabete, 14mila perugini sono ammalati e altri 4mila non lo sanno, per la precisione nella cittadina Umbra 14.050 persone hanno il diabete e circa 4100 non lo sanno, mentre in provincia i casi di diabete sono probabilmente 57.800.
A Lucca si parla di circa 7.500 casi di diabete e di circa 2.200 persone che non sanno di averlo. In provincia i casi di diabete salgono probabilmente a quota 33.800.
A Forlì i diabetici sono 8mila e duecento, ma più di un quarto, circa 2mila e quattrocento persone, non ne è a conoscenza.

E si potrebbe continuare a lungo, inutile dire che questo rappresenta un grosso problema e delinea un quadro di non conoscenza della popolazione su cui tutti i soggetti interessati alla soluzione e prevenzione della patologia dovrebbero riflettere profondamente.
I perché di una crescita così esponenziale sono abbastanza noti, imputati principali sono la sedentarietà, l'obesità dilagante, la cattiva alimentazione (cattiva e errata anche da noi evidentemente a dispetto del mito mediterraneo!) e probabilmente l'inquinamento.
Il tutto favorito dal naturale aumento del numero di persone anziane e dall'innalzamento delle aspettative di vita.

Eppure come ha commentato in occasione della giornata mondiale Salvatore Caputo, presidente di Diabete Italia:

"Se ben gestito, il diabete può incidere in modo limitato nella vita di una persona e sui costi del sistema sanitario. Ma la persona con diabete deve avere accesso all'educazione, ai farmaci, ai presidi e alle cure specialistiche del caso. Se queste risorse mancano, è più facile che sviluppino seri problemi al cuore, al cervello, ai reni, agli occhi e ai piedi, con conseguenze che hanno un impatto devastante sulla sua vita, sulla sua famiglia e sulla collettività, nonché ovviamente sui costi della Sanità".

Siamo di fronte a una vera e propria emergenza sanitaria con forti ripercussioni economiche, uno scenario non solo Italiano, ma mondiale come i continui allarmi internazionali periodicamente tornano a ripetere e su cui le autorità preposte sembrano facciano fatica a sentire!!!


Per maggiori informazioni e schede più dettagliate consultare il libro "A tavola con il Diabete"

prevenire il colesterolo

 

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