Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.cliccando su attiva cookies, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

Proteine e ipertensione

Proteine e ipertensione

Ipertensione Visite: 5471

La relazione diretta tra il nutriente e la patologia con un ruolo attivo dato dalle fibre.
Torniamo sul tema di un alimentazione corretta e curata rispetto al problema ipertensione prendendo meglio in considerazione il ruolo di nutrienti messi generalmente in secondo piano rispetto alla patologia, le proteine.

Una recente ricerca uscita sull'American Journal of Hypertension a firma di Justin Buendia e colleghi della School of Medicine di Boston pone proprio l'attenzione sull'importanza di consumare una giusta quota di proteine per favorire le diminuzione della pressione e in generale il suo mantenimento entro parametri fisiologici.

I risultati dello studio indicano che il consumo di almeno 100 g di proteine al giorno porta a diminuire di ben il 40% il rischio di ipertensione rispetto a chi ne assimila poco più della metà.

Non un indicazione a caso ovviamente, per determinare un dato così preciso l'equipe ha sottoposto ad accurati controlli per oltre 11 anni la pressione di 1.361 partecipanti incrociando i dati con la dieta seguita.
Con un risvolto ancora più interessante dato dal fatto che chi nella propria dieta prevedeva un abbondante presenza di fibre vedeva ridurre il rischio personale dal 40 al 51%.

Un dato molto interessante che somma la prerogativa di proteine e fibra nell'aumentare il senso di sazietà e quindi limitare il consumo calorico in generale favorendo il metabolismo e quindi la riduzione della pressione.
Altri benefici arrivano poi dall'influenza di aminoacidi come l'arginina sulla dilatazione dei vasi sanguigni e dalla riduzione del rischio di resistenza all'insulina dovuta alle fibre.

Prendendo spunto da questa ricerca si tratta allora di monitorare con attenzione il consumo di proteine evitando si l'eccesso (che ricordiamo può avere ripercussioni serie, ad esempio per chi soffre di problemi renali), ma contemplando nei pasti la loro presenza scegliendo in primis quelle provenienti dal mondo vegetale che apportano naturalmente anche molta fibre, in assoluto i legumi, e poi via via le proteine di origine animale.

Fonte: Corriere della Sera – Nutrizionista Carla Favaro


Per maggiori informazioni e schede più dettagliate consultare il libro "Ipertensione: curarla a tavola"

prevenire il colesterolo



Ti potrebbe anche interessare