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Olio d'oliva e noci preziosi alleati contro il tumore alla prostata

Olio d'oliva e noci preziosi alleati contro il tumore alla prostata

Ancora una volta vengono confermati gli enormi pregi e poteri preventivi dell'olio da olive sommati, in questo specifico caso, agli altri enormi pregi derivanti dal consumo di frutta secca e i suoi preziosi elementi grassi, in particolare le noci.

Il riscontro è arrivato da uno studio sul cancro alla prostata portato avanti dalla Duke University Medical Center a Durham, nel North Carolina e pubblicato su JAMA Internal Medicine .
Cosa ci raccontano i ricercatori?
In sintesi che al contrario di quello che si credeva e si diceva un tempo (e purtroppo ancora oggi da chi non è aggiornato e informato) non sono le quantità ma la qualità dei grassi consumati a determinare un effetto positivo sull'organismo e che limitare i grassi vegetali e sani in favore di carboidrati raffinati produce effetti seriamente negativi.

E il fulcro della scoperta è proprio qui perché nel corso della ricerca si è visto che i pazienti affetti dal cancro alla prostata che limitavano l'assunzione di carboidrati raffinati e semplici (introducendone allo stesso tempo di integrali e complessi) in favore di un maggiore consumo di grassi buoni riuscivano a ridurre significativamente il rischio di morte.

Molto di più di chi ascoltando consigli generici riduceva i grassi, buoni o cattivi (sostanzialmente i grassi animali) dalla dieta.
Come ha ricordato il dottor Erin Richman "la chiave di svolta sorprendente si è osservata quando i carboidrati raffinati sono stati sostituiti con alimenti ricchi di grassi vegetali protettivi come olio d'oliva e noci", protettivi perché , tra le altre cose, contenenti ingenti dosi di antiossidanti e elementi di forte contrasto alle infiammazioni del corpo con un effetto diretto sulla diffusione del cancro.

Durante l'indagine circa 4.577 uomini affetti da cancro alla prostata localizzato sono stati tenuti in osservazione e controllo fino ad arrivare, dopo sessioni di quattro anni, alla compilazione di questionari sul loro stile di vita, sui cibi e le bevande consumate e su tutta una serie di altri fattori legati in qualche modo all'alimentazione.
Chi dopo la diagnosi ha seguito un alimentazione ricca di grassi vegetali (più del 21%) ha sviluppato circa un terzo di probabilità in meno di morire di tumore rispetto a chi nella sua dieta prevedeva una bassa quota di grassi vegetali.

In più è stato rilevato che le persone che hanno ridotto al minimo la presenza quotidiana nella dieta di carboidrati raffinati incrementando allo stesso tempo la presenza di grassi vegetali hanno sviluppato un rischio più basso del 29 % di sviluppare il cancro alla prostata ed una probabilità del 26 % più bassa di morire per qualsiasi altra causa.
Questo 26% è forse il dato più eclatante perché non è localizzato solo al caso di tumore specifico, ma è un segnale fortissimo da recepire da parte di tutti quelli che hanno a cuore la propria salute.

Per iniziare a seguire questi preziosi consigli ecco un'eccellente ricetta con ulteriori elementi protettivi.

Insalata-colorata-con-arance

Fonte: Corriere della Sera – Nutrizionista Carla Favaro


Per maggiori informazioni e schede più dettagliate consultare il libro "Prevenire il cancro a tavola"

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