La categoria degli gnocchi è una delle più polivalenti in cucina in quanto le combinazioni che è possibile realizzare possono partire da una molteplicità di abbinamenti.
Se gli gnocchi di patate classici sono quelli probabilmente più conosciuti non bisogna dimenticare che ci sono ottimi impasti anche senza questo tubero a base di sole farine ad esempio, combinazioni che partono dal latte per combinarsi con semole come gli gnocchi alla romana o puree di verdure combinate con amidi per gnocchetti estremamente morbidi.
Ma restando come punto di partenza alle patate non necessariamente queste devono essere preponderanti sul resto e condizionare così anche il profilo nutrizionale finale, in questa ottima ricetta, infatti, sono affiancate saggiamente e con equilibrio da due diverse farine e da un più che originale e buonissimo condimento!!!
È sempre un ottima idea approfittare in primavera dei generosi regali che la natura mette a disposizione di tutti come il fantastico tarassaco con le sue tenere foglioline tipiche dei mesi di marzo e aprile.
Poi sarà buono lo stesso, ma perché aspettare! Quindi tutti nei campi a raccogliere tarassaco e fare grandi scorte per poi trasformarlo in squisite prelibatezze come questa terrina.
Dove insieme al tarassaco troviamo le sorelle bietole, le sgargianti carote, il profumato timo e l’aromatico e intenso gorgonzola che sa contrastare con carattere e garbo l’amaro dell’erba giocando anche sul dolce di fondo delle carote e di una cottura particolarmente indovinata!
Il timo è un pianta fortemente aromatica dalle piccole e graziose foglioline, anche se tanto graziose non sono quando si tratta di sfogliarle come spesso vi indichiamo nelle ricette dello Chef.
Ma ne vale sempre la pena, il timo in cucina, diremmo prevalentemente quello fresco, da una marcia in più a tante elaborazioni e accompagnato semplicemente da buon olio d’oliva è già di per se un ottimo condimento poliedrico che spazia dalla valorizzazione della buona pasta, a quella dei formaggi a pasta morbida, a buona parte degli ortaggi cotti a vapore.
Le sue doti però, come si può immaginare, non si esauriscono di certo qui.
Del timo colpisce ad esempio la sua potente azione antisettica e conservante, dote riconosciutagli già dagli antichi Egizi per le loro procedure di imbalsamazione e poi diffusa e apprezzata da tutte le altre civiltà sia nell’ambito medico che in quello gastronomico dove era indispensabile per mantenere commestibile il più a lungo possibile la carne fresca.
Ma quello della carne è pur sempre un dettaglio, in realtà tutta la sua potenza la esprime con più incisività sugli elementi vegetali, che siano lavorati partendo da sfarinati o integri come natura li ha fatti.
Al di la di questo il timo ha in cucina una lunga carriera alle spalle dovuta essenzialmente allo splendido profumo che riesce a donare alle pietanze, un aroma pieno di sfumature e intensità diverse che cambiano a seconda della varietà utilizzata, come nel caso del timo limonato dove le fragranze tipiche della pianta si sposano alle delicate note di limone in sottofondo.
Prerogative preziose e strategiche per il cuoco che dalla stessa pianta può arrivare a risultati diversi cambiando semplicemente la tipologia senza ricorre a combinazioni e abbinamenti.
Come dire una pianta, tanti timi, molteplici risultati!
TIMO
Piccolo arbusto cespuglioso con fusto tozzo abbondante di rametti profumati, alto circa 30-35 cm appartiene alla famiglia delle Labiate ed è presente in numerose varietà.
Caratteristiche Le piccole foglie lineari-lanceolate sono leggermente pelose e di colore verde cenere con sfumature biancastre, i fiori variano dal bianco rosato al lillà, sono raggruppati in spighe e abbondano tra marzo e luglio.
Sapore L’aroma è molto forte, pungente e penetrante, di base ricorda vagamente il rosmarino ma poi assume note diverse a seconda della tipologia usata.
Abbinamento Spesso abbinato solo alla carne il timo si rivela ottimo per accompagnare molte specie di pesci interi, curiose e stuzzicanti insalate, legumi e cereali lessati, minestre, passati e zuppe di verdura, molti ortaggi estivi come pomodori, zucchine, melanzane e peperoni, ottime frittate, marinate e salse.
Acquisto Secco è sempre reperibile ma non sempre (praticamente quasi mai!) è buono e valido tanto che in alcuni casi prevale un fastidioso sapore amaro, fresco si trova con una certa facilità e le sue qualità sono certamente superiori.
Con il riso nero si possono realizzare anche ottimi antipasti e non solo classici primi piatti soprattutto se il riso è abbinato alle tipiche verdure di stagione estive.
Qui sono i pomodori a prestarsi per essere riempiti con il gustoso riso, mentre le ottime zucchine gratinate in maniera molto particolare e originale accompagnano splendidamente il tutto.