Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.cliccando su attiva cookies, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

Focaccia da “street food”

Focaccia da “street food”

Impasti di salute Visite: 2797

Finalmente è tornata la primavera, la voglia di stare all'aria aperta e di mangiare fuori. Finalmente è tornata la stagione dello "street food" o cibo da strada!

Avevo sentito parlare di questo fenomeno attraverso i media, ma la mia curiosità è aumentata quando ho scoperto che addirittura "il gambero rosso" ha dedicato a questo evento anche una guida.
Lo street food altro non è che il cibo di strada, il cibo preparato per un consumo immediato, informale e soprattutto, di questi tempi, anche economico.

E lo "street food" italiano non poteva non essere eccellente e variegato, proprio come la nostra tradizione gastronomica, coinvolgente, fantasioso e, a volte, può essere di esempio per grandi Cuochi che poi personalizzano e trasformano in piatti gourmet.
Il grande Gualtiero Marchesi dice che il "cibo da strada è la storia di un paese". I maccheroni e la pizza, simboli della cucina Italiana, sono nati sulla strada.

Ma ci sono anche molti altri piatti che testimoniano questo fenomeno: le piadine romagnole, le arancine della Sicilia, la porchetta di Ariccia, i vari panini farciti con le trippe, le tigelle nell'Emilia, le varie sfaccettature a Roma e dintorni del "quinto quarto", cioè tutto quello che rimane della vitella e dell'agnello (trippe, fegatini, corate, ecc..) e che servivano per la preparazione di tanti piatti tipici della cucina povera.

Da noi, in Abruzzo, come in tante altre regioni, la pizza la fa da padrona, ma non mancano piatti tipici da poter consumare "sulla strada" come gli arrosticini di pecora, la stessa porchetta preparata nel chietino e dalle parti di Campli (dove addirittura fanno una sorta di gara), il pesce fritto che trova nelle moltissime sagre estive la sua massima espressione e, per finire con il dolce, ovviamente, non possiamo dimenticare le ferratelle (dette anche neole) che troveremo senz'altro nei tantissimi forni artigianali sparsi in tutti i borghi e paesini dell'entroterra abruzzese.

Io però vorrei proporvi uno "street food" diverso dal solito molto adatto alle gite fuori porta (le scampagnate) tipiche ad esempio del periodo pasquale, ma non solo!
Prepareremo una focaccia, come sempre con una farina non convenzionale, infatti questa volta useremo farina di farro di tipo biologico.
Il mio augurio di rilassanti scampagnate con tanti manicaretti da "asporto" come questa squisita focaccia!!!!

Focaccia farcita da asporto

Ingredienti

Per il lievitino:

Per l'impasto finale:

Preparazione

  1. Prepariamo un piccolo impasto iniziale (lievitino) e, una volta formato il panetto, lo mettiamo in un contenitore capiente con dell'acqua abbondante a 25-27 gradi.
  2. Appena messa nel recipiente, la pallina andrà a fondo ma, dopo circa 10/15 minuti, quando il lievitino sarà pronto, tornerà a galla e, quindi, lo uniremo insieme agli altri ingredienti e formeremo delle pagnottelle secondo la grandezza della teglia.
  3. Facciamo riposare 4/5 ore, o aspettiamo almeno il raddoppio della pasta, e lo stendiamo nella teglia unta facendo fare ancora un'altra lievitazione (30 minuti) e mettiamo in forno caldo a 200 gradi per circa mezz'ora.
  4. Per la farcitura: carne macinata mista, cucinata in padella con un filo di olio e sale, insalata mista, pomodoro a fette e fontina; tagliamo la focaccia con dei tagliapasta tondi e farciamo tipo hamburger.
  5. Per chi volesse mantenere la tradizione, consiglio invece di farcire le focaccine con le nostre mozzarelle e delle fettine di uova sode o in estate delle zucchine.

 

biagio

Ti potrebbe anche interessare