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Uvetta in cucina, sana e molto utile!

Uvetta in cucina, sana e molto utile!

Un cibo creato per una lunga conservazione e durata nel tempo sfruttando una risorsa abbondante solo in una frazione stagionale dell’anno è diventato una costante molto utile e interessante per le creazioni di cucina sia salate che dolci.

Stiamo parlando della comune uvetta secca che si ritrova in tante tipologie diverse e rimane ancora oggi una risorsa molto interessante nel contesto di un’alimentazione sana da esprimere nei piatti preparati e portati a tavola!

Tra i prodotti a lunga conservazione derivati dalla frutta uno dei più interessanti per l'alimentazione e la cucina è senza dubbio l'uvetta secca cibo che come ben si sa e si intuisce deriva dall'essiccamento delle diverse qualità di uva coltivate, una tradizione lunga e consolidata per l’uomo alla ricerca di risorse a lunga durata.

Il processo avviene raccogliendo per prima cosa l'uva fresca molto matura e stendendola su teli lasciando che l'azione del sole disidrati i singoli acini.

A questo metodo tradizionale si sono aggiunte poi nel corso dei secoli diverse varianti come quella di utilizzare il comune olio d'oliva e il carbonato di potassio per diminuire i tempi di essiccamento e allo stesso tempo proteggere gli acini dagli agenti esterni nocivi.

In base alla qualità di uva di partenza si ottengono diverse tipologie finali, Malaga se derivante dalla versione spagnola con acini molto grossi, Sultanina quando la varietà di riferimento è l'omonima coltivata soprattutto in Grecia e Turchia, Corinto quando sono presenti acini molto piccoli senza semi e con un aroma molto specifico.

Se il costo finale delle migliori qualità sembra alto bisogna considerare che per ottenere un chilogrammo di uvetta si deve partire da più di 4 chilogrammi di uva fresca e passare per un processo di preparazione graduale che richiede come visto diverso tempo.

Questa uva conservata è un ottimo alimento con diversi usi grazie anche al buon contenuto di sali minerali, fibre, fenoli e antiossidanti, ha poi la capacità di regolare il transito intestinale, essere un elemento di prevenzione per l'osteoporosi, un supporto prezioso per gli sportivi e chi fa mola attività fisica all'aperto.

Si può consumare in piccole quantità nella colazione del mattino, usarla per preparare deliziose tisane, utilizzarla per sostituire i comuni dolcificanti nei dolci, per valorizzare molte verdure a foglie verdi come cicoria, erbette, tarassaco e le più comuni bietole da taglio.

A proposito di queste vi suggeriamo subito una semplice e veloce preparazione: provate a sbollentare con poca acqua un bel mazzo ben lavato, lasciatelo intiepidire e poi strizzatelo dall'acqua in eccesso, tritatelo grossolanamente e mescolatelo con una manciata di uvetta ammollata per 20 minuti circa e tritata solo se di qualità grossa, unite anche una manciata di pinoli, una grattugiata di noce moscata, poco sale e un filo dolio, saltate il tutto in padella all'ultimo momento per 5 minuti abbondanti unendo anche un poco di peperoncino o olio al peperoncino se volete dare una nota più piccante e stimolante.

  • In pratica un suggerimento molto simile a questa gustosa ricetta che trovate sul nostro sito
  • mentre un bell’esempio di come l’uvetta può vantaggiosamente sostituire il comune zucchero nei dolci lo troviamo in queste piccole ciambelle.

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