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Chiodi di garofano, aroma magico in cucina e rimedio a molti mali!

Chiodi di garofano, aroma magico in cucina e rimedio a molti mali!

I profumati e intensi chiodi di garofano, nei secoli scorsi una delle spezie in assoluto più care e ricercate per utilizzo curativo contro molti mali, vantano proprietà medicinali, ancora prima di quelle culinarie, di rilevante importanza e tuttora sono utilizzati in molte discipline mediche come efficace base analgesica e antisettica.

Portano in dote, infatti, una lunga serie di sostanze potenti e di grande efficacia terapeutica come i Tannini, i Flavonoidi, i Triterpeni e il particolare Eugenolo un rinomato composto volatile che è il responsabile principe dell’intenso potere analgesico.

I chiodi di garofano favoriscono in parte anche una corretta digestione sia nel momento in cui si utilizzano nelle ricette, sia come rimedio volante tramite gustose tisane come quella descritta nei suggerimenti d'utilizzo, senza dimenticare l’aiuto nel miglioramento dell’alito quando si consumano preparazioni impegnative o molto grasse.

In cucina si possono utilizzare potenzialmente in ogni portata, ma la loro potenza è spesso il loro limite, se si superano determinati dosaggi condizionano tutto in negativo, per questo spesso ci si limita ad usarli solo per alcune classiche preparazioni che ne tollerano meglio un eventuale eccesso.

Un peccato perché hanno, invece, ottime possibilità di abbinamento con numerosi ingredienti, alimenti e cibi consentendo la realizzazione di piatti di notevole personalità e grande originalità.

Sono da considerare quindi una spezia da riscoprire e rivalutare e un suggerimento interessante a questo proposito è quello di immaginarla come una sorta di prodotto nuovo al pari dei moderni aromi alla moda con cui sperimentare tante idee creative.

Di per se i chiodi di garofano non sono altro che i boccioli, non ancora aperti, di un piccolo albero sempreverde originario delle Molucche e dell’Indonesia oggi diffuso in molte altre aree geografiche, l’Eugenia Caryophyllata.

Originariamente di colore porpora i boccioli vengono fatti essiccare al sole o tramite calore assumendo una tonalità marrone intensa che se troppo scura denuncia un prodotto di scarsa qualità.

Hanno un aroma molto intenso e forte con note dolci, fresche e astringenti che ricordano in qualche modo la cannella e sconfinano nel piccante leggero.

Sono utilizzati sia in cucina che in pasticceria per aromatizzare piatti di pesce e carne, brodi e zuppe, salamoie, marinate, sottoaceti, verdure invernali, cereali in chicchi come il riso, salse, dessert e frutta cotta.

Poiché macinati irrancidiscono velocemente è essenziale acquistarli interi in dosi non eccessive usando un macina spezie nei rari casi in cui serve la sua polvere. Le varietà grandi e voluminose, ben intatte e non frantumate sono considerate le migliori.

I suoi potenti oli consigliano un uso parsimonioso che viene in qualche modo mitigato dalle essenze dei frutti invernali come gli agrumi, in particolare l’arancio, o i latticini in generale.

In genere bastano 2-3 chiodi al massimo per insaporire preparazioni destinate a 4-6 persone, grassi e condimenti ne amplificano l’aroma, ma quando sono a contatto diretto come ad esempio nei soffritti evitare di scaldarli troppo.

Come tutte le spezie è preferibile la conservazione in barattoli ermetici scuri riposti in un luogo fresco e asciutto, possibilmente isolati dagli altri aromi.

Profilo organolettico in breve

Caratteristiche:

sono i boccioli, non ancora aperti, di un piccolo albero sempreverde, una volta raccolti vengono fatti essiccare al sole o tramite calore assumendo le caratteristiche aromatiche finali.

Aroma:

l’aroma è molto intenso e forte con note dolci, fresche e astringenti che ricordano in qualche modo spezie parallele come la cannella e il pepe.

Uso:

sono sufficienti pochi chiodi per insaporire preparazioni destinate a 4-6 persone, utilizzarli preferibilmente interi e evitare di tenerli troppo a contatto con i grassi in cottura.

Abbinamento:

sono utilizzati sia in cucina che in pasticceria per aromatizzare potenzialmente molti piatti ricordandosi di farne un uso parsimonioso e facendosi aiutare in parallelo dalle essenze dei frutti invernali come gli agrumi, in particolare l’arancio, o i latticini in generale.

Assaporate il suo aroma in questa gradevole salsa cremosa fruttata

Salsa dolce di mele e arance ai chiodi di garofano

Cuocete una grande mela gialla sbucciata e affettata con 1 cucchiaio di zucchero di canna e 2 chiodi di garofano per 10 minuti circa, a parte lasciate ridurre a 1/3 uno sciroppo composto dal succo di 1 arancia Tarocco e 2 cucchiai di zucchero di canna, frullate mele e sciroppo di arancio con buona ricotta cremosa e un filo di latte mettendo un tocco finale di poche gocce di brandy o Grand Marnier.

Per una gradevole tisana digestiva, invece, procedete in questo modo

Lasciate in infusione per 10 minuti circa in 1 litro di acqua bollente 3-4 chiodi di garofano, la buccia biologica pelata sottilmente di un mandarino o di una piccola arancia, un piccolo pezzo di cannella o in alternativa di zenzero fresco, filtrate e addolcite a piacere.

E per ritrovare il sapore dei chiodi di garofano nelle ricette ecco alcuni gustosi spunti!

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