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Artrite, l’influenza benefica degli omega 3

Artrite, l’influenza benefica degli omega 3

Come e quanto queste sostanze riescono a diminuire il rischio di insorgenza.
In un lunga ricerca svolta dal Karolinska Institute di Stoccolma e pubblicata dalla rivista Annals of the Rheumatic Diseases sono stati svelati ulteriori pregi e vantaggi del consumo di alimenti ricchi di omega 3.

Nel caso specifico l'analisi voleva mettere in relazione il consumo di questi benefici elementi naturali nelle donne con le problematiche relative all'artrite e in generale alle disfunzione di carattere reumatico.

Sono state prese in esame 32.000 donne nate tra il 1914 e il 1948 e tra il 2003 e il 2010, dividendole in cinque categorie in base al livello di alimentazione seguita con particolare attenzione alla presenza o meno di omega 3 e alla percentuale assimilata, passando da un minimo di 0,21 grammi al giorno o meno a un massimo di mezzo grammo al giorno.

Rispetto a questa massa di soggetti analizzati si è visto che 205 donne hanno sviluppato l'artrite reumatoide, ma chi seguiva una dieta con una presenza superiore a 0,35 grammi al giorno di omega 3 vedeva diminuito di ben il 52 % il rischio di incorrere nella malattia.
Curiosamente oltre questo livello di assunzione non sono sembrati esserci ulteriori vantaggi, almeno a livello di interazione con le problematiche reumatiche, ma se non altro gli studiosi ritengono che il consumo di almeno una porzione a settimana può diminuire il rischio del 29 %.

Anche se la ricerca si è concentrata sulla presenza di omega 3 soprattutto nel pesce è opportuno ricordare che ci sono fonti vegetali altamente raccomandabili per rifornire l'organismo di queste preziose sostanze.
A cominciare dai semi di lino che sono in assoluto la fonte vegetale più ricca, in particolare in un solo cucchiaio di olio (circa 15 ml) che si ricava da questi semi sono racchiusi ben 6,6 grammi.

Un concentrazione alta, ma estremamente delicata in quanto l'olio di lino va conservato con molta attenzione e utilizzato nel più breve tempo possibile una volta aperto, molto più interessante è l'uso dei singoli semi a cui basta essere macinati al momento dell'uso per farci assumere con soli 30 grammi une bel 3,2 grammi di omega 3.

Se poi non si riescono a reperire o trovare questi semi le comune noci, preziosissime per moltissime altre cose, ne contengono poco meno.

Ecco una ricetta con cui consumare la vostra bella porzione di semi di lino esaltando il gusto e il piacere della buona tavola!

Insalata-di-radicchio-e-rucola


Per maggiori informazioni e schede più dettagliate consultare il libro "I dolori Reumatici"

cucina mediterranea senza glutine

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