Qualcosa evidentemente risulta anomalo soprattutto se lo si fa nell’estremo nord di Italia quando a novembre ci sono regolarmente grandi gelate mattutine e la vegetazione tipicamente estiva si ritira nel suo riposo vegetativo.
In altri contesti geografici più caldi del nostro paese magari non è così anomalo raccogliere lamponi a novembre diciamo in libera terra e non nelle usuali serre, ma in zona di montagne dove un tempo a novembre capitava anche di nevicare nel fondovalle certo no.
Ma quello che vedete nella mia mano è veramente il raccolto che nel mio modestissimo giardino, dove insieme a tante erbe aromatiche ci sono anche degli arbusti di lamponi, oggi ho avuto il piacere indubbio di portare a casa.
Per altro incredibilmente gustosi e dolci come mai nella piena estate ero riuscito a cogliere, anzi con la siccità imperante raccogliere frutti di bosco come questi è stato effettivamente difficile tanto che mi ero rassegnato quest’anno a non godere della loro bontà consumandoli al naturale o usandoli in cucina come abitudine!
In quello che sembra un episodio banale della situazione climatica attuale possiamo trovare motivi di tangibile preoccupazione per quello che si può immaginare avvenga a livello molto più globale e complessivo dove tutto è interconnesso e vitalmente collegato.
Diciamo che la metafora di un tempo di un macro organismo vivente non è più tanto tale, la terra come essere unico agisce e reagisce per ristabilire i suoi equilibri stravolgendo consuetudini stagionali e non rimanendo indifferente all’uomo che la abita.
Le conseguenze le possiamo vedere anche in questi lamponi raccolti oggi che sono diventati in positivo il buon dolce che vedete in foto degustato con piena soddisfazione, anche se con tante domande in testa!!!
Cultivar molto particolare e originale che da sempre contraddistingue la produzione di questa azienda a cui ha dato molte soddisfazioni nel tempo.
E ancora una volta ritroviamo in questo olio caratteristiche di alta gamma: forte gusto personale, profumo intenso, sentori molto evidenti e piacevoli di carciofo, pomodoro verde e fiori di campo, l'unione stimolante e equilibrata del piccante e dell'amaro per un insieme aromatico netto, intenso e gradevolmente persistente.
Un olio che ancora una volta a nostro parere dimostra le sue affinità elettive con il cioccolato fondente e nel creare questa ricetta in cui espressamente si è voluto come grasso di base un olio extravergine d'oliva il pensiero è subito andato sul Picholine dell'azienda Poldo!
Poldo Service
Poldo Service nasce come azienda specializzata nella realizzazione e nella manutenzione di aree verdi. In seguito, il fondatore Lorenzo Polacco, potatore professionista, spinto dall'amore per la natura decide di approfondire la conoscenza dell'ulivo, dei suoi frutti e del loro derivato più prezioso: l'olio extra vergine di oliva. Nel 2012, diventa assaggiatore professionista di olio extra vergine e decide di raccogliere il testimone lasciato dal suocero, recuperando la gestione dell'uliveto di famiglia per produrre un olio di altissima qualità .
L'Olio realizzato vanta elevate caratteristiche organolettiche e nutritive al pari delle migliori produzioni di qualità e grazie a questo è forte il desiderio di divulgare a più persone possibili la cultura dell'olio extra vergine di oliva di eccellenza.
L'olio da semplice condimento si trasforma in vero e proprio alimento: diventa un prezioso alleato della salute grazie al suo notevole contenuto polifenolico e un valore aggiunto su ogni piatto per l'unicità del gusto dei monovarietali.
L'uliveto si estende sulle colline tra Castelfidardo, Loreto e Recanati ed è costituito da cinque cultivar: Raggia, Leccino, Coratina, Picholine e Ascolana tenera.
Gli ulivi vengono potati con il metodo a vaso policonico che asseconda la naturale fisiologia della pianta e contribuisce alla continuità del loro ciclo di vita, infatti residui organici della potatura vengono trinciati e uniti al compost che li nutre.
Sito internet: http://www.oliopoldo.it/
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria, unire 40 ml di olio d’oliva e mescolare a lungo lasciando poi riposare il composto.......
Conosciamo ormai molto bene questa produzione di eccellenza dell'azienda Poldo che recentemente con la versione dell'annata 2020 ha cambiato etichetta diventando molto elegante e appariscente.
Siamo di fronte a un olio la cui eleganza non è relegata solo alla nuova etichetta ma fa parte del suo animo più intimo, fruttato medio con toni erbacei, sentori di mandorla verde e carciofo ben distinti, un piccante mai invadente di media intensità e un amaro sfumato a piacevole che rendono l'assaggio puro molto gradevole.
Sorprendente e molto piacevole la presenza di questo olio nel dessert di frutti autunnali in una combinazione che abbraccia gli zuccheri naturali della frutta con le molecole sensoriali dell'extravergine creando un effetto di alto livello come frutto del lavoro creativo e di ricerca dello Chef Giuseppe Capano.
L'olio si ripresenta poi nel finale con le gocce frammiste all'essenza di vaniglia che vanno a completare rendendo ancora più evidente il contributo estremamente positivo dell'olio utilizzato.
Poldo Service
Poldo Service nasce come azienda specializzata nella realizzazione e nella manutenzione di aree verdi. In seguito, il fondatore Lorenzo Polacco, potatore professionista, spinto dall'amore per la natura decide di approfondire la conoscenza dell'ulivo, dei suoi frutti e del loro derivato più prezioso: l'olio extra vergine di oliva. Nel 2012, diventa assaggiatore professionista di olio extra vergine e decide di raccogliere il testimone lasciato dal suocero, recuperando la gestione dell'uliveto di famiglia per produrre un olio di altissima qualità .
L'Olio realizzato vanta elevate caratteristiche organolettiche e nutritive al pari delle migliori produzioni di qualità e grazie a questo è forte il desiderio di divulgare a più persone possibili la cultura dell'olio extra vergine di oliva di eccellenza.
L'olio da semplice condimento si trasforma in vero e proprio alimento: diventa un prezioso alleato della salute grazie al suo notevole contenuto polifenolico e un valore aggiunto su ogni piatto per l'unicità del gusto dei monovarietali.
L'uliveto si estende sulle colline tra Castelfidardo, Loreto e Recanati ed è costituito da cinque cultivar: Raggia, Leccino, Coratina, Picholine e Ascolana tenera.
Gli ulivi vengono potati con il metodo a vaso policonico che asseconda la naturale fisiologia della pianta e contribuisce alla continuità del loro ciclo di vita, infatti residui organici della potatura vengono trinciati e uniti al compost che li nutre.
Sito internet: http://www.oliopoldo.it/
Sbucciare la pera, dividerla in 4 parti eliminando i semi interni, affettarla e metterla in una casseruola bassa dal fondo pesante insieme allo sciroppo d’acero e il chiodo di garofano.......