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Il piacere di sfogliare un libro cartaceo rimane veramente insuperabile

Il piacere di sfogliare un libro cartaceo rimane veramente insuperabile

Ieri ero a Milano e mi stavo spostando in metropolitana, seduta di fronte a me una signora ha tirato fuori una custodia, una di quelle moderne per proteggere oggetti delicati.

Il pensiero è andato subito a uno dei moderni gadget tecnologici con pieno schermo con cui oggi si fa un po’ di tutto in maniera pratica, quanto utile poi dipende in realtà dall’utilizzatore finale.

Mi ha piacevolmente sorpreso invece vedere che una volta aperta la custodia il contenuto non era un luccicante e costoso tablet, ma banalmente un consumato e tridimensionale libro di “carta”.
Per altro vecchio, pagine un po’ ingiallite, senza illustrazioni, foto d’autore, design da sfoggiare, nomi illustri da strillare e così via.
Insomma un semplice libro e dagli occhi di chi lo leggeva, come uno specchio, vedevo l’amore per questo libro e capivo la carica tecnologica possente che ancora un oggetto così diffuso e “antico” porta con se, la sua vera praticità ancora insuperabile, ciò che sa raccontare attraverso le semplici parole scritte senza doversi travestire con luci scintillanti.

Osservavo è già così provavo una bella sensazione di appagamento e candido abbandono, forse un po’ romantico e desueto, ma un dolce e sensuale abbandono assertivo.
Quando poi osservando meglio ho capito che la raccolta di fogli era un libro di cucina vi lascio immaginare la mia gioia interiore, ovviamene di parte, ma grande.
Un libro “normale” rimane veramente insuperabile e se si ama profondamente ciò che si legge non ha bisogno di figure, foto, video, tridimensionalità artificiale, ha invece bisogno, proprio perché si ama, di essere protetto da una “moderna custodia”.

E se questo è vero per un libro di cucina di sole parole quando oggi sembra che senza multimedialità non si possa imparare nulla di questa professione, credetemi è vero per ogni altra disciplina.
Ringrazio questa signora, mi ha aiutato e respirare meglio la mia professione e capire che ancora oggi conta cosa e come si scrive, prima di ogni altra cosa!

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