Scegliere il cibo con consapevolezza
Per quanto richieda uno sforzo e una consapevolezza nutrizionale maggiore la conoscenza dell'indice glicemico dei cibi che mangiamo è un elemento fondamentale per saper scegliere con ragionevolezza ciò che si consuma in relazione a un buon equilibrio nutrizionale e a una prevenzione primaria che tuteli la nostra salute.
Non si tratta di fare dell'indice glicemico l'unico parametro da prendere in considerazione, in parallelo vanno seguite altre indicazioni di corretta alimentazione che dipendono molto dallo stile di vita seguito, dalla presenza o meno di una buona e regolare attività fisica, dalla predisposizione personale nell'incorrere in particolari patologie.
Ad esempio se una dose di grassi standard stando ai livelli di indice glicemico (dove i grassi per loro natura hanno una bassa influenza sulla glicemia) è accettabile e consigliata non lo può di certo essere per chi ha già problemi di sovrappeso e obesità e deve calibrare con cura le calorie della dieta.
Ma a parte queste situazioni particolari è un dato di fatto che buona parte dei cibi più preziosi e utili per la salute con riflessi diretti sul mantenimento e eventuale perdita di peso (ortaggi, frutta, legumi, cereali integrali) sono quelli che hanno proprio un indice glicemico particolarmente basso e quindi i più indicati secondo questo importante indicatore alimentare.
Ed è proprio da questo poker di famiglie di alimenti che bisogna partire consumandone in abbondanza e riducendo al minimo o escludendo del tutto i cibi più dannosi e pericolosi come i prodotti di panificazione con farine raffinate, i prodotti pronti del'industria alimentare ricchi di grassi e sostanze poco naturali, i dolci ricchi in zuccheri e i dolcificanti in generale.
Per maggiori informazioni e schede più dettagliate consultate il libro: La cucina a basso indice glicemico