Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.cliccando su attiva cookies, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

cerca ricette banner

Diabete, un miliardo di malati

Diabete, un miliardo di malati

Entro il 2035 ipotizzati 592 milioni di persone con diabete e 471 milioni di soggetti con pre-diabete.
Senza un intervento massiccio a livello globale basato su una campagna di prevenzione con fulcro centrale le regole di corretta alimentazione e l'educazione alimentare, più che sulle cure o sulla scoperta di nuovi rimedi, il dato ipotizzato potrebbe trasformarsi in una drammatica realtà.

E se da un lato le case farmaceutiche potrebbero gioire rispetto alla massa di malati da curare con i farmaci (e i forti introiti che questi porterebbero alle loro casse) è bene mettere in guardia sui riflessi sociali e sui costi che graverebbero sulla collettività, sottraendo per altro risorse importanti utili alla prevenzione e al miglioramento della qualità della vita generale.
Bisogna ricordare, infatti, che il diabete di tipo 2 non è una malattia imprescindibile e incurabile se si ha l'accortezza di mettere in pratica tutte le forme di prevenzione possibili e nel caso malaugurato della sua insorgenza di diagnosticarla in tempo curandola e trattandola adeguatamente.

Al contrario la sua sottovalutazione, la mancanza di regole preventive seguite e la ritardata scoperta della sua presenza possono diminuire l'aspettativa di vita di 5-10 anni portando con se una serie di spiacevoli complicanze.

Si stima che mediamente ogni 7 minuti un diabetico può andare incontro a un attacco cardiaco, ogni 26 minuti vede insorgere una grave insufficienza renale, ogni 30 minuti può arrivare a subire un ictus, ogni 90 minuti può essere soggetto a un'amputazione, ogni 3 ore rischia di entrare in dialisi.
Statistiche, dati e proiezioni che ci giungono direttamente dal rapporto International Diabetes Federation Diabetes Atlas 2013, presentato a Milano in occasione della Giornata mondiale contro il diabete.

Per altro uno dei risvolti della crisi economica in cui siamo attanagliati, tanto sperato e auspicato dagli esperti alimentari, che immaginavano come il minore potere economico potesse corrispondere a un ritorno a un alimentazione più equilibrata e attenta ricca degli alimenti di base teoricamente a basso costo, ma protettivi e preventivi come frutta e verdura, è stato smentito nei fatti dal dilagare disastroso del cibo spazzatura.
Soft drink, pessimi oli vegetali diabetogeni, piatti pronti a elevata componente calorica, zuccheri raffinati a rapida liberazione d'energia si sono diffusi in ogni parte del mondo vantando un basso costo, quasi sempre e per paradosso più basso dei cibi di base salutari come i vegetali.

C'è quindi alla base di questa tendenza negativa un problema di alimentazione, si mangia spesso troppo e quasi sempre male, la cultura alimentare è una cenerentola citata solo quando fa comodo o per altri scopi, la stessa cucina continua a vantarsi e propagandare elementi del tutto secondari e insignificanti come la componente estetica e la pretesa di fare arte quando invece bisognerebbe fare cultura e seriamente.

 chi giova un mondo di malati cronici? Non alla società, non ai nutrizionisti, non ai ristoratori, probabilmente alle sole case farmaceutiche e a chi finanziariamente specula allegramente sulla salute degli altri.


Per maggiori informazioni e schede più dettagliate consultare il libro "A tavola con il Diabete"

prevenire il colesterolo

Ti potrebbe anche interessare

Image

Settimanale Telematico di Ricette, Alimentazione e Benessere

Seguici Su

Iscriviti alla Newsletter

Riceverai direttamente via mail una selezione delle nuove ricette apparse sul sito e scoprire tutte le novità sul tema dell’alimentazione e della salute.