Se i lamponi migliori si raccolgono a novembre!
Qualcosa evidentemente risulta anomalo soprattutto se lo si fa nell’estremo nord di Italia quando a novembre ci sono regolarmente grandi gelate mattutine e la vegetazione tipicamente estiva si ritira nel suo riposo vegetativo.
In altri contesti geografici più caldi del nostro paese magari non è così anomalo raccogliere lamponi a novembre diciamo in libera terra e non nelle usuali serre, ma in zona di montagne dove un tempo a novembre capitava anche di nevicare nel fondovalle certo no.
Ma quello che vedete nella mia mano è veramente il raccolto che nel mio modestissimo giardino, dove insieme a tante erbe aromatiche ci sono anche degli arbusti di lamponi, oggi ho avuto il piacere indubbio di portare a casa.
Per altro incredibilmente gustosi e dolci come mai nella piena estate ero riuscito a cogliere, anzi con la siccità imperante raccogliere frutti di bosco come questi è stato effettivamente difficile tanto che mi ero rassegnato quest’anno a non godere della loro bontà consumandoli al naturale o usandoli in cucina come abitudine!
In quello che sembra un episodio banale della situazione climatica attuale possiamo trovare motivi di tangibile preoccupazione per quello che si può immaginare avvenga a livello molto più globale e complessivo dove tutto è interconnesso e vitalmente collegato.
Diciamo che la metafora di un tempo di un macro organismo vivente non è più tanto tale, la terra come essere unico agisce e reagisce per ristabilire i suoi equilibri stravolgendo consuetudini stagionali e non rimanendo indifferente all’uomo che la abita.
Le conseguenze le possiamo vedere anche in questi lamponi raccolti oggi che sono diventati in positivo un buon dolce degustato con piena soddisfazione, anche se con tante domande in testa!!!