Colesterolo, un prezioso libro per capire meglio
Invito alla Lettura
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Interessi economici, salute e sbagliate visioni.
È un libro che abbiamo letto con molta attenzione per di capire meglio una serie di questioni che ruotano intorno a questo elemento di per se naturale ed essenziale per l'uomo, un elemento fortemente intrecciato con il cibo.
Rimane infatti un punto cardine imprescindibile l'alimentazione, nello specifico per ridurre i livelli di colesterolo quando sono effettivamente molto alti, ma in generale come potente forma di prevenzione a prescindere dai problemi soggettivi di ognuno.
La cattiva nomea del colesterolo però è sempre stata carica di molte perplessità oggettive, intanto per la forte contraddizione di considerare questa sostanza vitale e allo stesso tempo nemica dell'organismo, una delle tante contraddizioni della medicina moderna.
Lo diciamo con tutte le cautele del caso e senza fare per questo alcuna condanna generalizzata che quanto mai riteniamo per lo meno avventata visto che per principio riteniamo i medici per prima cosa uomini e persone coscienti e come tali in teoria propensi a far del bene agli altri uomini e non il contrario.
Tuttavia il mondo estremamente complesso della medicina è fortemente condizionato da interessi (economici, politici, sociali, ecc) che spesso nulla hanno a che vedere con il bene degli altri.
E il caso del colesterolo è un esempio clamorosamente lampante di questo, un interpretare studi spesso di per se seri e autorevoli solo a fini commerciali o di interessi propri con punte che rasentano, purtroppo, la vigliaccheria e la meschinità.
Tristi attributi che in alcuni casi gli uomini, a prescindere dalla professione e dal ruolo che occupano, si portano dentro a tutti i livelli.
E questo libro aiuta molto a capire diversi aspetti della questione colesterolo, il perché la sua nomea cattiva a un certo punto ha preso il sopravvento, gli errori storici alla sua origine, i fortissimi interessi a mantenere uno stato di poca chiarezza sulla questione, le valutazione diverse e contrapposte che vengono fornite sui significati dei suoi valori.
Così come il ruolo delle medicine più gettonate che dovrebbero controllarne i valori e quanto senso abbia realmente controllare valori che spesso poco hanno a che fare con le patologie di cui il colesterolo è ampiamente accusato.
In questo senso è un libro che aiuta a capire, scritto da un medico e professore che si è preso la briga di analizzare un numero enorme di studi e ricerche e che è arrivato a precise conclusioni in merito.
Inutile dire che sono conclusione del tutto opposte a quelle che la stragrande maggioranza dei medici sostiene a gran voce.
Ora senza cadere nel tranello di voler tifare per una parte o per l'altra in un gioco moderno che ha poco senso riteniamo questi libri importantissimi.
Espongono dati oggettivi, stimolano riflessione, rivelano elementi che altrimenti non si saprebbero, portano a conoscere meglio molti aspetti legati alla salute e al benessere, pongono l'accento su interessi che spesso nulla hanno a che fare con quanto vorrebbero far apparire.
Dovrebbe quindi essere impegno di tutti, soprattutto in questo caso di chi suo malgrado con il colesterolo e i suoi livelli si trova a confrontarsi spesso, documentarsi con attenzione sulla questione rinunciando alla comoda pigrizia di consolarsi del fatto che c'è sempre una pillola magica che può risolvere i problemi.
Non perché debba per forza rinunciare o abbandonare le terapie tradizionali che segue, ma per averne una maggiore coscienza e cominciare a porsi domande e ancora prima a dialogare meglio con se stesso e il proprio corpo.
Di seguito la scheda di presentazione ufficiale del libro.
Questo libro è una risposta alle critiche più violente legate alle posizioni dell'autore sull'innocuità del colesterolo, sull'inefficacia delle statine e sullo spreco di risorse economiche che il loro uso comporta, calcolabile in miliardi di euro.
Il dr. Philippe Even sostiene che abbassare il valore del colesterolo non implica una riduzione nel numero di decessi attribuiti alle malattie coronariche e cerebrovascolari. Molti studi finanziati da grandi aziende farmaceutiche hanno tentato di dimostrare l'utilità delle "statine" per abbassare il colesterolo e ridurre le complicanze cardiovascolari, ma nessuno di questi, secondo l'autore, ha mostrato alcuna diminuzione della mortalità per infarto cardiaco.
Questo volume aiuta il lettore a prendere coscienza di una nuova dimensione relativa al colesterolo, quello che Even giudica come un nemico immaginario.