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Indice glicemico degli alimenti, basso carico glicemico dei pasti e tipo di alimentazione

Indice glicemico degli alimenti, basso carico glicemico dei pasti e tipo di alimentazione

Il ruolo dei carboidrati complessi, l'importanza dell'indice glicemico e l'influenza della dieta mediterranea sul diabete di tipo 2.

A conferma di quanto sostenuto nel più recente congresso di Barcellona tenuto dall'Easd, l'associazione europea per lo studio del diabete, arriva un interessante studio condotto dall'Istituto 'Mario Negri' su 22.295 persone seguite per 11 anni.
Lo studio, pubblicato in Diabetologia, la rivista scientifica dell'European Association for The Study of Diabetes (EASD), e portato avanti dai ricercatori del dipartimento di Epidemiologia dell'IRCCS - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, diretto da Carlo La Vecchia è arrivato a una perentoria conclusione positiva: la dieta mediterranea e le diete povere di carboidrati possono proteggere dal diabete di tipo 2.

Analizzati i dati dei 22.295 partecipanti alla coorte greca dello studio European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC) diretto da Antonia Trichopoulou si è evidenziato che dopo 11 anni si sono verificati 2.330 casi di diabete di tipo 2.

Il dato è stato raffrontato con le informazioni sui consumi alimentari dei soggetti, raccolte tramite questionario, e ha permesso ai ricercatori di definire per ogni persona un punteggio da 0 a 10 che stima l'aderenza alla dieta mediterranea (DM) e un punteggio che misura i carboidrati disponibili nella dieta in termini di carico glicemico (GL).

Gli individui con un punteggio di dieta mediterranea sopra a 6 avevano un rischio di diabete ridotto del 12% rispetto a chi aveva un punteggio minore di 4, e coloro che erano nel livello più alto di GL avevano un rischio aumentato del 21% rispetto a chi era nel livello più basso. Inoltre, un'alimentazione aderente alla dieta mediterranea e con basso carico glicemico era associata a una riduzione del rischio di diabete del 20%.

"Il ruolo della dieta mediterranea nel controllo del peso - afferma Marta Rossi, dell'Istituto Mario Negri e dell'Università di Milano, primo autore del lavoro - è ancora controverso, e, in molti studi condotti nei Paesi mediterranei, l'aderenza alla dieta mediterranea non era associata alla variazione di peso. Ciò suggerisce che la protezione conferita dalla dieta mediterranea contro il diabete non avviene tramite il controllo del peso, ma attraverso altri fattori dietetici che caratterizzano la dieta mediterranea".

"Una peculiarità della dieta mediterranea - aggiunge Federica Turati, dell'IRCCS Istituto Mario Negri - e una possibile spiegazione del suo effetto protettivo è l'uso dell'olio extravergine di oliva, ricco di grassi monoinsaturi e povero di grassi saturi".
Per quanto riguarda i carboidrati, Carlo La Vecchia sostiene che "Una dieta con un alto carico glicemico porta a rapidi aumenti di glucosio e conseguenti aumenti dei livelli di insulina nel sangue. L'aumentata richiesta di insulina porta a lungo andare ad un progressivo declino funzionale delle cellule ß del pancreas, e, come conseguenza, ad un'alterata tolleranza al glucosio e una maggiore resistenza all'insulina, fattore predittivo del diabete".

Gli autori concludono quindi che "Una dieta a basso carico glicemico e che aderisce alle caratteristiche della dieta mediterranea può ridurre l'incidenza di diabete di tipo 2".


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