Sindrome metabolica, indice glicemico e pistacchi
Il ruolo dei pistacchi e della frutta secca per il controllo della glicemia e come contributo al controllo delle conseguenze della sindrome metabolica.
Un interessante studio condotto in India da parte della Diabetes Foundation of India (DFI) e della National Diabetes, Obesity and Cholesterol Foundation ha portato in primo piano il ruolo di un frutto spesso poco considerato e associato solo a frivoli snack o golosi dolci.
Lo scopo era quello di valutare gli effetti dei pistacchi (e per esteso della frutta secca in generale) in aggiunta a una corretta dieta e un adeguato esercizio fisico sulla composizione corporea, sulle funzioni metaboliche, sugli stati infiammatori e sui parametri di stress ossidativo di un gruppo di pazienti indiani con sindrome metabolica.
La dott.ssa Seema Gulati con i colleghi del tem che hanno preso parte allo studio hanno riscontrato come le persone in sovrappeso, con problemi di diabete, apporti di carichi glicemici eccessivi e malattie correlate come quelle cardiovascolari possono avere un beneficio concreto dal consumo della frutta secca.
Prendendo come filo conduttore il pistacchio, ad esempio, si può evidenziare come sia un alimento a basso Indice Glicemico, privo di colesterolo e fonte di nobili proteine, fibre e numerosi antiossidanti, tutti elementi che contribuiscono al controllo e contenimento dei parametri glicemici e lipidici.
Il team di studiosi conclude affermando che "...sulla base di questo studio, possiamo dire che i pistacchi forniscono un'opzione eccellente per una sana integrazione alimentare soprattutto per i soggetti a rischio di problemi metabolici e diabete".
Ovviamente si tratta di consumare questi alimenti sempre con una certa dose di moderazione e non dimenticarsi mai, come evidenziato anche da questo studio, che altrettanto importante al controllo della dieta è l'attività fisica parallela.
Ricerche e conclusioni simili sono state riportate in un'altra ricerca che abbiamo pubblicato nella sezione Diabete.
Per maggiori informazioni e schede più dettagliate consultate il libro: La cucina a basso indice glicemico