Il taglio degli alimenti
Il taglio degli alimenti non è solo l'operazione più frequente che si effettua in cucina ma anche un buono spunto per spiegare la corretta posizione del corpo rispetto al lavoro da eseguire.
Fondamentali sono:
- la scelta del tagliere, molto grande, spazioso, spesso almeno 1,5 cm, di materiale plastico resistente o buon legno
- la scelta del coltello che per i tagli generici (la maggioranza) non deve essere di dimensioni troppo piccole, avere una lama affilata che faciliti il lavoro e che nella parte posteriore sporga di almeno 1 cm dal manico in modo che la mano che afferra l'impugnatura non si trovi nella condizione di toccare il tagliere ostacolando il taglio vero e proprio.
Questo deve avvenire posizionando l'alimento nella parte posteriore della lama, la più tagliente, mentre la punta appoggiata sul piano di lavoro serve da perno su cui imprimere la forza del braccio e muovere il coltello via via lungo l'asse del tagliere fino a tagliare completamente l'alimento.
Durante quest'operazione, in realtà semplicissima, è importante che il corpo rimanga in posizione verticale, ferma e parallela al piano di lavoro evitando di posizionarsi ai lati in maniera più o meno obliqua.
In pratica si rimane fermi e dritti e con una mano si muove il coltello mentre con l'altra si sposta verso di esso l'ingrediente che man mano diminuisce di dimensioni.
Operando in questo modo su un tavolo proporzionato alla propria altezza si riduce la fatica, ma soprattutto si diminuisce la possibilità di sollecitare in modo sbagliato la muscolatura delle braccia, del busto e della schiena.