L'ergonomia in cucina
Lavorare in cucina per preparare ricette e menu più o meno elaborati può essere per molte persone un momento di svago, di distrazione, in alcuni casi di piacevole autogratificazione. Per altri invece è molto spesso un dovere o un'abitudine e quotidiana, a volte mal sopportata.
In entrambi i casi però è frequente occuparsi esclusivamente di decidere le ricette da eseguire, gli ingredienti necessari e l'attrezzatura adatta alle preparazioni culinarie trascurando un aspetto importante che riguarda l'adeguata condizione logistica dell'ambiente di lavoro in cui si opera.
È facile leggere o sentire dai vari mezzi di comunicazione suggerimenti su come regolare la propria attività lavorativa dal punto di vista ergonomico rispetto a strumenti elettronici di vario tipo, come il computer, ma poco si riflette su qual è il corretto modo di operare in cucina per non rischiare di favorire l'insorgenza di disturbi fisici, di peggiorare patologie già in corso come quelle reumatiche e articolari, di aumentare le probabilità di infortuni anche gravi.
La cucina, intesa come area di lavoro, deve per prima cosa essere sufficientemente grande e possibilmente isolata rispetto alle altre stanze della casa in modo da non favorire il diffondersi degli odori. deve consentire con facilità il ricambio
dell'aria grazie alla presenza di cappe, finestre o balconi, essere ben illuminata, ma soprattutto non resa angusta dall'eccessiva presenza di sedie, tavoli, mobiletti, ripiani che possono ostacolare il movimento delle persone provocando incidentali "scontri", causa principale di infortuni.
Un unico e spazioso tavolo di lavoro su cui portare a termine le varie operazioni relative alle ricette è indubbiamente la soluzione migliore anche se è importante sceglierlo dell'altezza giusta rispetto alla statura perché una posizione troppo bassa o alta costringe il fisico e specificatamente il busto e la schiena a flessioni o contratture innaturali che a lungo andare possono causare dolori muscolari e articolari di varia natura.
Ciò può succedere soprattutto quando si amalgamano, si lavorano e si stendono i vari impasti farinacei o si tagliano gli ingredienti.