I nemici dei tumori: movimento e sana alimentazione
Ritorniamo a occuparci del ruolo dell'attività fisica sommata a una buona alimentazione, buona dal punto di vista dell'equilibrio nutrizionale, ma anche del gusto senza il quale mancherebbero alla nostra mente e al nostro animo altri "importanti nutrienti" spesso poco considerati.
In un recente convegno tenuto a Lanzo Torinese dal titolo "Prevenzione dei Tumori: il ruolo del CAI" ci sono stati interessanti interventi a conferma di tutto questo.
Con al centro il mondo della montagna collegato a questi temi dalla semplice constatazione di come il movimento in un ambiente naturale e ultra stimolante come quello montano non solo allena il fisico, ma aiuta tantissimo la mente e di riflesso diventa una doppia arma preventiva.
Il concetto centrale venuto fuori dal convegno è stato lo stretto legame in chiave preventiva nel seguire una serie di buone norme alimentari sommate a un attività fisica, preferibilmente di 30 minuti al giorno, moderata nella sua intensità e "proporzionata" all'età del fisico di chi la esegue.
Gli eccessi di attività, infatti, a parte chi fa sport per professione ed è controllato e seguito generalmente da medici appropriati, producono effetti contrari con un affaticamento inutile dell'organismo e un rischio di un calo di attenzione e energie riservate alla cura dell'alimentazione.
Ecco alcune pillole di saggezza uscite dal convegno di cui è bene prendere nota e riflettere se si ha a cuore la propria salute.
Iniziamo con le riflessione del Prof. Franco Berrino, oncologo dell'Istituto Nazionale per la Diagnosi e Cura dei Tumori di Milano, dopo una prima analisi dei tumori attualmente in fase calante e in fase ascendente ha voluto subito ribadire come sia essenziale per una buona prevenzione mantenere un fisico asciutto e snello in ogni caso mai superiore al proprio peso forma.
Inoltre è bene praticare quotidianamente attività fisica, limitare alimenti super calorici, succhi e bevande zuccherate, carni in generale e quelle rosse in particolare, evitare o circoscrivere salumi e conserve sotto sale diminuendo il più possibile queste insaporitore dalla dieta.
Privilegiare poi frutta e verdura, assumere direttamente dal cibo i nutrienti necessari e non dagli integratori, consumare frutta secca e semi oleosi senza però esagerare, limitare il consumo di proteine, latte e latticini.
L'attività fisica riduce del 25% i tumori intestinali, influisce positivamente su quelli polmonari, fa funzionare meglio l'insulina, in generale protegge dal cancro tutto l'organismo.
La dr.ssa Etta Finocchiaro, nutrizionista della Struttura Complessa Dietetica e Nutrizione Clinica dell'Ospedale delle Molinette di Torino, ha tracciato una linea chiara sul rapporto alimentazione corretta e prevenzione tumori: a prescindere dai fattori di rischio più o meno modificabili è il ruolo preventivo della dieta a fare la differenza, alcool, obesità, "cibo-spazzatura", grassi saturi sono elementi fortemente destabilizzanti e favorenti lo sviluppo di tumori.
Infine la dr.ssa Elena Barisone del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell'Ospedale Regina Margherita di Torino ha portato una serie di dati a dimostrazione di come bambini colpiti da neoplasie tendono a migliorare di molto la loro guarigione o recupero post cura se sottoposti a un'attività fisica mirata e controllata più in un contesto di natura e varietà ambientale che in un contesto chiuso, isolato e circoscritto.