La curcuma, una delle spezie più potenti e utili in assoluto
Dei pregi e dei potenti effetti preventivi e curativi della curcuma si potrebbero scrivere lunghissime pagine con esempi applicativi che via via vengono sempre più confermati da recenti e moderni studi.
Ricerche che in sordina mettono in risalto saperi ancestrali e che non ostante i tanti sforzi non vengono sufficientemente propagandate.
Come avviene spesso per semplici sostanze naturali alla portata di ogni comune mortale si fa fatica ad accettare e assimilare una colorata polvere gialla al potente e blasonato medicinale nella sua bella confezione luccicante con tanto di nome latino in bella vista giusto per impreziosire l’apparenza.
Non è nostra intenzione mettere in discussione la funzione dei medicinali moderni che per molte patologie sono comunque un prezioso e fondamentale aiuto, quanto dare il giusto spazio a questa gigantesca spezia, gigantesca in termini di benefici e concreti effetti sulla salute.
Ricordiamo con nitidezza che quando lo Chef ha scritto il libro sul Cancro insieme a Bruno Brigo, il medico ha ripetuto fino allo spasimo al cuoco di utilizzare il più possibile la curcuma in tutte le ricette in cui era possibile perché questo era il mezzo più veloce e piacevole di godere dei suoi immensi effetti positivi, in particolare per la patologia che si trattava nel libro.
Ma non solo perché i pregi di questa spezia e le sue influenze positive toccano numerose situazioni di difficoltà fisiologica, ma anche perché è soprattutto a livello preventivo che la curcuma può darci il meglio di se.
Semmai la difficoltà pratica di una spezia a noi così poco famigliare è quella di capire come e dove usarla, come calibrarla e come trarne vantaggio per migliorare ricette e preparazioni culinarie.
Centrando così 2 obbiettivi in uno, mangiare con più colore e fantasia e assimilare una potente sostanza antiossidante e antinfiammatoria.
E qui entra in gioco il ruolo dello Chef e in teoria anche quello di tutti i professionisti del settore se non fosse che per molti di loro le priorità, giuste o sbagliate che siano, sono ben altre e strettamente legate ad aspetti connessi più a fattori mediatici, tecnici e di teorica avanguardia dove ciò che viene focalizzato ha poco a che fare con il benessere e la salute del fruitore finale.