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Tagliere, caratteristiche e consigli

Tagliere, caratteristiche e consigli

Se in principio era solo il tagliere in legno a essere presente nelle cucine di casa o professionali oggi il materiale e la forma hanno ben altre caratteristiche. Vediamo insieme quali taglieri utilizzare, le caratteristiche di base, le norme d’uso e gestione.

Il tagliere rappresenta la base di ogni preparazione di cucina ed è essenziale curarne bene ogni aspetto, dalla scelta preliminare alla manutenzione e gestione durante e dopo le lavorazioni.

Una volta erano solo i taglieri in legno a essere presenti in cucina e a seconda della qualità dell'albero con cui erano costruiti potevano durare più o meno a lungo, spesso quelli fatti con il legno di ulivo si sono dimostrati i più durevoli in assoluto oltre che belli da vedere.

Oggi ufficialmente il tagliere di legno standard, fatta eccezioni per quelli moderni costruiti con legni ben trattati in seguito ad accurata lavorazione, sono banditi dalle operazioni vere e proprie di cucina dove vi è un contatto con acqua e elementi umidi, le nuove normative in questo senso sono particolarmente severe e non lasciano spazio a deroghe non consentite.

Le problematiche del tagliere in legno sono relative soprattutto al caso della preparazione di carni e pesci, mentre hanno una loro ragione d'essere in sala per il taglio del pane o altre operazioni simili pur dovendo rispettare alcuni criteri di produzione.

Si trovano in alternativa taglieri in vetro, poco raccomandabili da molti punti di vista, o ultimamente i tecnologici in silicone ancora poco diffusi.

Quello in plastica dura moderna, il diffuso tagliere in polietilene onnipresente nelle cucine professionali, è una via di mezzo che garantisce buon risultati complessivi a patto di essere trattato con cura e attenzione.

Per prima cosa all'acquisto è importante scegliere un tagliere in polietilene molto spesso, almeno 1,5 cm di altezza e possibilmente di più, che grazie a spessore e peso si deteriora e deforma con meno frequenza, resiste con più efficacia all'azione abrasiva del coltello e a quella della pulizia con disinfettanti e prodotti chimici appositi.

Per sbiancare la superficie scurita dall'uso il sistema più immediato e efficace è lasciare il tagliere immerso in acqua e candeggina sciacquando poi con molta cura, ma se si preferisce un metodo più ecologico e attento è anche possibile strofinare la superficie con un limone e del sale grosso.

Per finire ricordiamo che è anche molto importante non trascurare dopo il lavaggio l’asciugatura del tagliere in modo da lasciarlo il meno possibile umido in quanto questa condizione favorisce il formarsi di muffe e tende a deformare la struttura e la tenuta del tagliere a prescindere dal materiale con cui è realizzato.

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