Varianti genetiche collegate al diabete e rischio ictus
Il ruolo positivo e preventivo della dieta mediterranea.
Un'alimentazione a base di olio di oliva, pesce, legumi, ortaggi e frutta (fresca e secca), praticamente la dieta mediterranea nella sua dimensione di origine, riesce con efficacia a ridurre notevolmente l'incidenza genetica dell'ictus in relazione al diabete prevenendo infarto e emorragia cerebrale.
È uno studio portato avanti da un'equipe iberica del Centro di Nutrizione e Obesità Ciber in collaborazione con l'università di Tufts negli Stati Uniti a mettere in luce questo ulteriore aspetto positivo della dieta mediterranea e in particolare del binomio olio di oliva e frutta secca artefici insieme di un potente effetto anti-infiammatorio e antiossidante.
La ricerca si riprometteva di indagare la relazione tra dieta e il rischio genetico in pazienti affetti da due copie di una variante collegata al diabete tipo 2, il gene TCF7L2.
La scoperta è stata che a sorpresa la dieta mediterranea, tradizionalmente più articolata e ricca in grassi, ha bilanciato ottimamente la cattiva influenza genetica di coloro che erano a rischio ictus rispetto a un regime restrittivo a basso tenore di lipidi.
Lo studio ha coinvolto 7018 persone divise in due gruppi distinti, il primo ha seguito una dieta in stile mediterraneo, il secondo un regime alimentare a basso contenuto di grassi.
A esami di verifica finali il primo gruppo registrava i tipici valori sentinella del rischio cardiovascolare (colesterolo, trigliceridi, lipoproteine a bassa intensità, ecc) più bassi rispetto al gruppo a più stretto regime dietetico.
Un risultato che dovrebbe far riflettere molto sulle tante indicazioni empiriche che spesso vengono date a chi soffre di diabete e di molte delle patologie legate all'alimentazione.
Tanto da spingere il direttore della ricerca e professore di Nutrizione dell'Università di Tuftsa a dichiarare che ''l'alimentazione bassa in grassi va bene per alcuni, non offre benefici ad altri e può addirittura essere controproducente per certi individui''.
Decisamente incredibile se confrontato con le tante diete circolanti con l'ossessione delle calorie.
Lo studio è stato pubblicato dalla rivista medica 'Diabete Care' i cui riferimenti si possono trovare qui.