Camminare e correre per aiutare la pressione
La scoperta di come le due discipline si equivalgono nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.
La relazione tra sana alimentazione e attività fisica è un punto fermo per raggiungere l'obbiettivo di mantenere nella migliore forma possibile il fisico, l'organismo e la mente.
Questo soprattutto in relazione alle patologie, come l'ipertensione, che dipendono in massima parte per la loro prevenzione proprio da questi due fattori strategici.
Ma se per quanto riguarda l'alimentazione è abbastanza chiaro che il punto di riferimento è la dieta mediterranea nelle sue linee di origine a volte rimane il dubbio di quale, come e con quanta intensità svolgere l'attività fisica adeguata.
Uno studio recente chiarisce alcuni aspetti interessanti mettendo in relazione gli effetti sul fisico della corsa e della semplice camminata con risultati per alcuni versi sorprendenti.
La grande ricerca ha messo in relazione gli effetti sul fisico dell'attività di 33060 corridori e di 15945 normali camminatori o passeggiatori abituali scoprendo che gli esiti finali erano praticamente identici.
In pratica tutte e due le tipologie di movimento consentono di ridurre il rischio di ipertensione, colesterolo alto, diabete e altre patologie correlate in un quadro d'insieme che aiuta a tenere in piena efficienza il sistema cardiovascolare.
E lo stimolo più interessante che è stato osservato è che più si cammina o si corre durante la settimana più aumentano i benefici per la salute.
Tutto questo è stato il frutto dello studio portato avanti al NIH/National Heart, Lung, and Blood Institute americano da Paul Williams e pubblicato sulla rivista Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology.
A confronto gli effetti di due attività molto differenti per grado di intensità: la corsa decisamente più intensa e coinvolgente, la camminata più modulabile e progressiva.
Entrambe però con il comun denominatore di coinvolgere lo stesso gruppo di fibre muscolari, richiedere poche competenze tecniche e essere praticabili in qualsiasi condizione climatica.
A parità di consumo energetico le due discipline sono risultati equivalenti rispetto alla riduzione del rischio cardiovascolare mettendo in evidenza come l'intensità dell'esercizio conti relativamente, molto più importante è la distanza percorsa e il tempo dedicato all'esercizio.
Nello specifico i dati dicono che la corsa riduce il rischio di ipertensione del 4,2%, il colesterolo del 4,3%, il diabete del 12,1%, ancora più interessanti i dati su chi cammina in maniera sostenuta avendo riduzioni più interessanti rispettivamente del 7,2%, 7% e 12,3%.
Inoltre ai camminatori è stato riconosciuta una capacità maggiore di riduzione delle malattie coronariche: 9,3% rispetto al 4,55% di chi corre.