Le nuove linee guida sull'ipertensione
Si stima che in Europa circa il 45% della popolazione sia interessato in varie forme al problema dell'ipertensione una condizione patologica che è causa o conseguenza di altre patologie correlate e che in ogni caso non è mai da sottovalutare tenendo sotto controllo i parametri di riferimento.
A questo proposito sono giunte nuove raccomandazioni da parte dell'European Society of Hypertension (ESH) e dell'European Society of Cardiology (ESC) che hanno opportunamente rese più attuali le precedenti linee guida del 2007 sull'ipertensione arteriosa operando una semplificazione e un migliore chiarimento di alcuni aspetti di gestione terapeutica.
Decisamente rilevante e importante sotto molti aspetti l'indicazione principale emersa che fa chiarezza su un aspetto a volte controverso: si precisa come sia basilare arrivare a ridurre la pressione arteriosa sistolica sotto i 140 mmHg e la pressione diastolica sotto i 90 mmHg in tutti i pazienti ipertesi, sia a basso che a alto rischio di eventi traumatici.
Andare oltre, e questa sembra la vera novità, con una riduzione più accentuata (sotto i 130 mmHg) può infatti portare a un aumento invece che contenimento di eventi coronarici.
Il documento stilato contiene ovviamente molte più precisazioni e indicazioni con tabelle e algoritmi su quando e come iniziare il trattamento, quali regole seguire, a cosa fare attenzione e così via e chi è interessato da questo problema farebbe bene a consultarlo, a questo indirizzo si può scaricare liberamente.
Ricordiamo che l'ipertensione arteriosa destabilizza tutto il sistema funzionale dell'organismo allentando l'efficienza del sistemacardiovascolare, compromettendo il regolare lavoro di organi estremamente importanti e preziosi come il rene, favorendo insieme ad altri fattori le terribili conseguenze dovute a eventi come infarto o ictus.
Al di la degli aspetti strettamente medici che giustamente vanno trattati dagli specialisti (utilità o meno degli ACE inibitori in chi ha problemi renali, controindicazione varie per i betabloccanti e così via) focalizziamo meglio i consigli di fondo per prevenire al massimo il problema:
- ridurre il consumo complessivo di sale a non più di 5-6 g al giorno;
- seguire un'alimentazione ricca di frutta e verdura;
- fare regolare e costante esercizio fisico;
- tenere sotto controllo il peso corporeo;
- smettere di fumare.