Fisionomia del problema cancro
Basterebbe riflettere sul fatto che il cancro è responsabile del 28% di tutte le morti per capire come questa patologia è ben presente nella testa di ognuno di noi perché in qualche modo, volenti o dolenti, ne abbiamo in minima o massima parte presa coscienza.
Per capirne pienamente la dinamica può essere utile ricorrere a un modello descrittivo che aiuti a comprendere meglio la dimensione del problema lasciando intravedere gli elementi che già da subito ne possono fare da contrasto.
A questo proposito prendiamo spunto dalle pagine del libro (Prevenire il cancro a tavola) evidenziando alcuni passaggi chiave:
È stato proposto un modello per descrivere le modalità in base alle quali i tumori si formano e aggrediscono l'organismo-ospite. Esso prevede una fase iniziale, seguita dalla sua crescita e diffusione. Probabilmente l'inizio è la conseguenza di uno dei numerosi e continui attacchi a livello del patrimonio genetico di ogni cellula del corpo umano da parte di virus, batteri, radiazioni, sostanze alimentari tossiche. Quando si forma un gruppo di cellule tumorali il cancro può crescere più o meno rapidamente secondo il tipo di cellula e della presenza di fattori che favoriscono o frenano la moltiplicazione cellulare. Il manifestarsi di un tumore non è comunque un fenomeno immediato, ma piuttosto il risultato di un lento processo che ha la durata di diversi anni. In tutto questo arco di tempo la popolazione cellulare tumorale è fragile e vulnerabile.
Durante tale periodo di latenza è possibile intervenire per impedire al tumore di raggiungere la maturità che si esprime con sintomi e segni tardivi, grazie soprattutto a un adeguato stile di vita. Comunque le cellule tumorali si sviluppano unicamente se ricevono nutrimento attraverso la formazione di nuovi vasi che ne garantiscono la vitalità.
È interessante rilevare che molte molecole presenti in determinati alimenti sono in grado di impedire l'insorgenza oppure bloccare o rallentare l'evoluzione futura del tumore.