Dieta e cucina mediterranea, attenzione a seguire il vero modello!
Non si contano gli studi che nell’arco degli ultimi decenni hanno evidenziato come l’aderenza al modello alimentare della dieta mediterranea porti una lunga serie di benefici concreti: riduzione del rischio di diabete, ipertensione, colesterolo alto, demenza, obesità, problemi alla memoria, disturbi cardiovascolari complessivi, depressione, cancro al seno e altre forme tumorali.
E ancora tutela concreta della salute delle ossa e del cuore, allungamento della vita media, migliore resistenza alle più comuni forme di malanni stagionali.
Un quadro più che positivo che spesso ha incoronato l’alimentazione e la cucina mediterranea come la migliore al mondo, non ultimo il caso della "US News and World Report", una società di media americana che pubblica notizie, opinioni, consigli sui consumatori, classifiche e analisi, che dopo aver esaminato con la massima attenzione 41 diversi regimi alimentari in tutto il mondo ha messo sul gradino più alto proprio la dieta mediterranea.
Questo quadro idilliaco comincia tuttavia ad essere messo in discussione, recentissima è la notizia che ancora meglio di quella mediterranea è la dieta giapponese visto che sembra salvaguardare meglio tutta una serie di aspetti ed è seguita con più attenzione dalla popolazione locale.
E qui in realtà sta il punto debole attuale del modello mediterraneo, sulla carta è perfetto e imbattibile perché mette al riparo come un forte scudo dalla maggioranza delle patologie moderne, ma il modello di origine su cui si basano gli studi non viene più seguito integralmente da una fetta consistente della popolazione.
Secondo gli studi di Laura Di Rienzo, professoressa di nutrizione clinica e nutrigenomica dell’Università romana di Tor Vergata, che ha esaminato un campione di 4 mila persone oggi solo il 43% degli italiani segue il modello di dieta d’origine portando avanti allo stesso tempo i virtuosi stili di vita che la caratterizzano.
La deriva ha portato nel tempo a credere che cucina e dieta mediterranea siano prevalentemente composti da pane e prodotti di panificazione tra cui l'immancabile pizza, pasta abbondante in varie formulazioni, formaggi senza problemi, verdure si ma comunque con ruolo secondario e spesso seconde a pesce e carne.
Un alterazione di un quadro specifico dove invece i vegetali nel loro complesso dovrebbero farla da padrone tra ortaggi veri e propri, legumi, frutta fresca e secca, semi di ogni tipo.
Per poi arrivare alle fonti proteiche classiche come pesce (in prevalenza) e carne solo in parte, consumo relativo di pane e comunque preparato con farine integrali, pasta circoscritta così come formaggi.
Poi presenza fondamentale di olio d’oliva come fonte principale di condimento e vino rosso come bevanda tradizionale in dose non eccessive.
Se quindi vogliamo avvalerci in maniera proficua dei notevoli vantaggi della dieta mediterranea dobbiamo anche sapere i criteri corretti da seguire e non illuderci che mangiare a caso, in quantità e varietà, una qualsiasi cosa sia di provenienza mediterranea o Italiana possa essere il modello corretto da seguire!