Buona cucina e basso indice glicemico
Sorge spesso spontanea la domanda di quale percorso virtuoso può portare a seguire un alimentazione sana che sappia conciliare insieme il gusto e la salute.
Più incisivamente ci si chiede spesso se un alimentazione corretta dipende solo dalla tipologia di cibi consumati o piuttosto da alcune loro specifiche caratteristiche.
Ricchezza in determinati nutrienti, potere calorico, accostamenti e abbinamenti in fase di trasformazione, utilizzo contemporaneo di determinati grassi e condimenti o come spesso succede in questi ultimi anni influenza determinante del bilanciamento indice glicemico alimenti di corrispondenza.
Perché in effetti la chiave si trova spesso proprio qui, la scelta degli alimenti a basso indice glicemico porta in concreto alla soluzione di numerose problematiche che riguardano direttamente la prevenzione di patologie molto pericolose come il diabete e altre a alta incidenza negativa, ma di riflesso si dimostra lungimirante anche quando semplicemente si intende calare di peso.
L’indice glicemico degli alimenti può dunque essere una linea guida che ci permette di fare meno errori possibili nella nostra dieta, far capire che consumare carboidrati a caso o carboidrati a basso indice glicemico non è affatto la stessa cosa, spiegare i motivi che sottintendono l’efficacia di un regime alimentare rispetto ad un altro, rimediare a squilibri nutrizionali potenzialmente pericolosi.
Ma consumare cibi a basso indice glicemico significa anche molto altro e in questa sezione del sito lo vogliamo attivamente dimostrare.
Come questa interessante frazione del comune amido migliora il profilo nutrizionale degli alimenti.
Dovremo abituarci al concetto di amido resistente perché negli ultimi anni questa particolare frazione del comune amido è sempre più oggetto di studi e approfondimenti grazie ad alcune sue caratteristiche tutte in positivo rispetto al prodotto di origine.
Gli effetti positivi sul peso del consumo di alimenti a basso indice glicemico ricchi in falvonoidi.
Tra i componenti più importanti presenti in frutta e verdura e in generale negli alimenti di origine vegetale bisogna annoverare i Flavonoidi sostanze importanti e fondamentali per la buona salute sui cui si concentrano sempre più studi e ricerche.
Gli effetti di corto periodo, i danni e l'inutilità di quasi tutte le diete diffuse e in circolazione.
Negli ultimi 40-50 anni sono nate e si sono diffuse in maniera esponenziale una serie infinita di diete dimagranti con caratteristiche via via differenti, ma con il comun denominatore di essere la soluzione finale e risolutiva ai problemi di peso e grasso in eccesso.
I chili in eccesso e l'alterazione del carico glicemico portano conseguenze nefaste anche alle funzioni basilari di apprendimento.
Gli studiosi del Medical College of Georgia di Augusta (Usa) hanno pubblicato sulla rivista Brain, Behavior, and Immunity, una ricerca molto interessante sugli effetti collaterali dell'obesità e del sovrappeso.
Limitare le bibite con edulcoranti sintetici e controllare l'equilibrio del microbiota per controllare al meglio la glicemia.
Per contrastare il consumo e l'abuso del classico zucchero nell'industria alimentare si ricorre spesso ai dolcificanti artificiali a basso o nullo contenuto calorico, sostanze che nel tempo sono diventate tra gli additivi alimentari più utilizzati al mondo.
Per quanto richieda uno sforzo e una consapevolezza nutrizionale maggiore la conoscenza dell'indice glicemico dei cibi che mangiamo è un elemento fondamentale per saper scegliere con ragionevolezza ciò che si consuma in relazione a un buon equilibrio nutrizionale e a una prevenzione primaria che tuteli la nostra salute.
La dinamica dei percorsi digestivi e metabolici è abbastanza articolata e segue dei processi fisiologici precisi, per chi non avvezzo a questioni mediche e nutritive può essere sufficiente sapere che dopo aver mangiato alimenti contenenti carboidrati la glicemia sanguigna all'interno dell'organismo si innalza.