Dieta mediterranea e funzionalità renale
Un recente studio evidenzia i benefici anche per il rene di una cucina attenta alla qualità della materia prima.
Rispetto alle funzione organiche dei reni e alla loro possibile degenerazione verso diversi tipi di patologie, possibilità che aumentano con il passare degli anni e la vecchiaia, sono state esaminate in passato le ipotetiche influenze in positivo di alcuni regimi alimentari con l'obbiettivo primario di rallentare il declino della funzione renale.
Non si era ancora verificata però l'influenza che la dieta mediterranea, oltre a tutte le altre influenze benefiche come l'attenuazione del rischio cardiovascolare, può avere sull'andamento della funzione renale nell'arco del tempo.
Ci ha pensato un recente studio della Columbia University Medical Center, pubblicato sul Clinical Journal of American Society of Nephrology che ha coinvolto in totale 900 persone con un'età media di 64 anni (il 59% erano donne), seguite per sette anni tra il 1993 e il 2008.
Tra i vari controlli sono stati esaminati i livelli di creatinina tramite una serie di prelievi cadenzati e sono stati fatti compilare questionari dietetici di base in modo da indagare meglio le abitudini alimentari.
Alla fine dello studio è emerso chiaramente che seguire la dieta mediterranea riduce significativamente il rischio di sviluppare una malattia renale cronica.
Per la precisione c'è un rischio minore del 50 per cento di sviluppare una malattia renale cronica e un rischio inferiore del 42 per cento di arrivare a un rapido declino della funzione renale.
Minesh Khatri, l'autore principale dello studio ha dichiarato a proposito che:
"...molti studi hanno trovato un'associazione favorevole tra la dieta mediterranea e una somma di benefici per la salute, inclusi quelli relativi a malattie cardiovascolari, il morbo di Alzheimer, il diabete e il cancro..."
e non potevano non esservi benefici anche per quanto riguarda le funzioni renali.
Ricordiamo che lo stile alimentare di impronta mediterraneo prevede un consumo elevato di frutta, verdura, pesce, legumi e grassi salutari per il cuore come l'eccellente olio da olive accoppiato a una limitazione consistente di carni (soprattutto le rosse), grassi di dubbia provenienza, alimenti raffinati, prodotti alimentari industriali e dolci.
Fonte: Corriere della Sera – Nutrizionista Carla Favaro