Le virtù nutrizionali e salutistiche delle cipolle ribadite in una nuova ricerca tutta Italiana
Le positive prerogative delle cipolle già sottolineate da molte ricerche passate vedono una nuova conferma da una ricerca tutta Italiana portata avanti dall'Istituto Mario Negri in collaborazione con l'Università di Milano i cui risultati sono stati pubblicati su Molecular Nutrition & Food Research.
Gli studiosi dei due centri di ricerca hanno esaminato in un arco di tempo significativo lo status alimentare di 230 persone con diagnosi di tumore allo stomaco confrontandolo con quello di 547 persone sane per capire se si evidenziavano abitudini di consumo alimentare che in qualche modo potevano avere influenza sulla patologia.
Così è stato, infatti si è potuto constatare che i soggetti che portavano in tavola per più di due volte a settimana una dose di cipolle di almeno 50 grammi vedevano ridursi il rischio di incorrere nella malattia del 40% rispetto a chi non seguiva questa sana abitudine.
In parallelo si è osservato che questo avveniva anche in chi consumava quotidianamente una piccole dose di aglio pur se l'efficacia scendeva al 30%, in ogni caso una dato pur sempre elevato.
Oltre a questo i ricercatori hanno svolto una meta-analisi dei maggiori studi al riguardo con un coinvolgimento complessivo di 10 mila soggetti vedendo confermate le stesse conclusioni del loro precedente confronto fra pazienti e non pazienti.
Le componenti principali di cipolle e aglio che hanno un'influenza così positiva sono i composti "organo solforati", gli stessi che determinano sapore e odore così penetranti.
In particolare nel contrastare la proliferazione delle cellule tumorali svolgendo anche una forte azione antibatterica che ad esempio aiuta a controllare efficacemente l'Helicobacter pylori artefice e responsabile spesso del cancro allo stomaco.
Ma un ruolo molto importante lo ha anche la quercetina che in combinazione con le antiocianine delle cipolle, in particolare di varietà rossa o naturalmente colorata, e di altri flavonoidi aiuta a prevenire con molta efficacia le patologie cardiovascolari sprigionando un'azione antiossidante e antinfiammatoria.
Le positive sorprese delle cipolle non finiscono qui perché portano in dote anche una potente azione antiaggregante estremamente utile per abbassare il rischio di trombosi, un azione che però è forte solo se sono consumate a crudo mentre decade e diventa addirittura opposta più sono cotte a lungo.
E un bel esempio di succulenta ricetta con buone cipolle a crudo, marinate e ingentilite con altri ortaggi naturalmente dolci la potete trovare qui.
Fonte: Corriere della Sera – Nutrizionista Carla Favaro