Obesità e cattiva alimentazione influenzano le funzionalità mentali
Un importante studio ha rivelato come la scarsa qualità del cibo consumato e l’obesità presente in una larga fetta di bambini sia un elemento fortemente deleterio non solo per la salute dell’organismo, ma anche di quella del cervello con una compromissione importante di molte delle funzionalità essenziali a un corretto sviluppo intellettivo della mente. Cucinare bene e sano è la migliore prevenzione da mettere in atto!
Un alimentazione equilibrata e sana ha un influenza diretta non solo sull'efficienza e la forza resistente dell’organismo e delle sue molteplici funzioni, ma incide in maniera determinante anche sulla capacità elaborativa del cervello e della mente e non solo nelle persone adulte.
Già altre ricerche in passato (come questa) si erano occupate della questione, ma un preoccupante grido di allarme è stato nuovamente lanciato da un gruppo di ricercatori statunitensi durante la scorsa annuale riunione della Radiological Society of North America dopo aver esaminato i dati del più grande studio a lungo termine ("Adolescent Brain Cognitive Development") incentrato sullo sviluppo del cervello e sulla salute dei bambini negli Stati Uniti.
L’elemento discriminante in questo senso è l'aumento dell’indice di massa corporea e del peso in una grande fetta dei bambini e ragazzi americani, una condizione deleteria in una fase della vita di crescita e sviluppo che fino a qualche tempo fa sembrava portasse danni solo alle funzionalità organiche senza teoricamente influire più di tanto sulle qualità cognitive del cervello.
Nello studio i ricercatori americani si sono avvalsi soprattutto delle informazioni ottenute dalla risonanza magnetica strutturale e dalla risonanza magnetica funzionale effettuate su un elevato numero di bambini obesi selezionati appositamente escludendo a monte chi già soffriva a vario titolo di disturbi alimentari, malattie del neurosviluppo, psichiatriche o dovute a lesioni cerebrali traumatiche.
Si è così accertato come lo stato di obesità e cattiva alimentazione in cui si trovavano i bambini presi in esame portava come conseguenza una compromissione importante dell'integrità della sostanza bianca del cervello con preoccupanti aree di degrado del corpo calloso e di tratti degli emisferi che collegano i lobi frontale, temporale, parietale e occipitale.
L’elevato peso era anche collegato a una diminuzione della connettività nelle reti funzionali che vanno a interessare direttamente la qualità del controllo cognitivo, della motivazione e del processo decisionale.
Mangiare male, ingrassare senza controllo e diventare obesi peggiora quindi sensibilmente fin da subito la salute del cervello con una compromissione funzionale finora insospettata e che ha sorpreso fortemente in negativo i ricercatori che hanno rilanciato di nuovo l’allarme per l'epidemia di obesità presente nella popolazione giovane e che andrebbe contrastata con maggior forza.
Un contrasto che parte essenzialmente dalla cucina di casa, dalla scelta delle materie prime e dall’impegno nel conoscere come realizzare buoni e sani piatti quotidianamente variando la tipologia di prodotti e il loro numero con un occhio di riguardo alla stagionalità e alla presenza costante giornaliera di almeno 5 porzioni di frutta e verdura.
Anche perché è recentissimo l’allarme lanciato dagli specialisti in oncologia medica riguardo all’aumento molto elevato di tumori nei giovani, un dato che pur non avendo una apparente correlazione con la salute mentale è direttamente riconducibile agli stili di vita che possono portare ad aumenti di peso rilevanti in un contesto in cui la qualità dell’alimentazione e della dieta seguita svolgono un ruolo determinante.