Alleanza di salute tra i frutti dell'estate
Tra i frutti a cui vengono attribuiti sempre più pregi salutistici ci sono i frutti di bosco che per quanto diffusi tutto l'anno sul mercato hanno una loro precisa collocazione stagionale estiva, cerchiamo di ricordare sempre questo non trascurabile particolare!
Da tempo è risaputa la loro ricchezza in polifenoli, antocianine, vitamina C, fibra e potassio elementi che contribuiscono a contrastare il declino delle funzioni cognitive tipico dell'invecchiamento, proteggere contro i rischi del sistema cardiovascolare, aiutare nella prevenzione di una buona schiera di tumori.
In una revisione pubblicata negli anni recenti sul British Journal of Nutrition si è visto come questi frutti in realtà contengono un ventaglio esteso di polifenoli, dai flavonoidi agli acidi fenolici, e non solo alcune tipologie circoscritte.
Allo stesso tempo è stato puntualizzato come queste preziose sostanze una volta ingerite subiscono modificazioni a volte importanti che ridisegnano in qualche modo le loro prerogative di partenza anche se quasi sempre in un ottica positiva, ad esempio ci sono riscontri certi su come queste modificazioni influiscano direttamente sull'ossidazione, le infiammazioni e la glicemia.
Per arrivare però a essere certi delle virtù più importanti relative alla performance cognitiva piuttosto che alla prevenzione delle patologie croniche più gravi è necessario procedere con ulteriori ricerche e studi.
Una puntualizzazione che non toglie nulla alle tante positività dei frutti di bosco, serve più che altro a dare un quadro nutrizionale e preventivo il più attendibile possibile senza generare false idee e illusioni.
La protezione più grande si ottiene combinando insieme in una sorte di mix multicolore tutti i cibi e i prodotti a alto livello salutistico in un quadro di sana, varia e completa alimentazione ben rappresentata dal modello mediterraneo.
Un altro frutto tipico dell'estate ci viene incontro in questo senso per far capire meglio.
Il cocomero (o anguria) oltre a svolgere la pregevole funzione di naturale dissetante porta in dote un carico di positività che parte dal basso contenuto calorico per proseguire con l'alta percentuale di potassio e soprattutto licopene, un potente e forte antiossidante.
E l'unione dei due frutti, magari in un gradevole dessert, come è ovvio apporta all'organismo molti più vantaggi del consumo dei singoli alimenti.
Un bell'esempio di questo lo abbiamo realizzato nel gradevole dessert che trovate qui e vedete in foto.
Ma tornando al licopene del cocomero uno studio publicato sul Journal of Agri-cultural and food Chemistry ha dimostrato che la sua conservazione ottimale avviene quando il frutto è conservato intorno ai 20 gradi (una maggiorazione che va dal 10 al 40%) rispetto a quando è posto in frigorifero, una dose maggiore è presente anche quando il cocomero è lasciato "stagionare", in pratica se non si consuma subito dopo il raccolto ma si aspetta qualche giorno in più.
Fonte: Corriere della Sera – Nutrizionista Carla Favaro