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Buoni ortaggi da conoscere: i fagiolini Grisotti

Buoni ortaggi da conoscere: i fagiolini Grisotti

Uno dei rimedi all’omologazione e all'appiattimento del gusto che spesso si ritrova nei piatti e nei cibi consumati quotidianamente è quello di impegnarsi sempre di più nell’acquisto di quei prodotti orticoli locali unici e insuperabili a livello di sapori, aromi e consistenze il cui unico difetto (ma in realtà grande pregio) è essere presenti solo in alcune settimane come stagione naturale vorrebbe per tutti i prodotti della terra!!!

Questi particolari e unici fagiolini sono tipici delle montagne Trentine e sembra sia originari della Val di Gresta, una valle particolarmente votata alle coltivazioni biologiche con una lunga serie di prodotti orticoli molto buoni fra cui questi fagiolini Grisotti dall’aspetto molto curioso.

Fanno parte di una lunga serie di varietà di fagiolini che si distinguono non solo per la forma più o meno lunga, dritta o curva, ma anche per il colore che può sfociare anche in un affascinante nero viola molto appariscente, a dimostrazione di come fermarsi al solo omologato fagiolino verde che in abbondanza troviamo purtroppo tutto l’anno nella grande e piccola distribuzione è un grave errore per chi ama gustare il cibo naturale.

Tornando alla nostra varietà locale su cui ci soffermiamo in questo articolo comunemente viene chiamata anche fagiolo nano o Anellino di Trento e presenta un piccolo baccello ricurvo con delle curiose striature che vanno dal colore nerastro al viola.

Decisamente stagionali e presenti sui mercati solo per alcune settimane come in realtà dovrebbero essere quasi tutti i prodotti naturali della terra questi particolari fagiolini risaltano subito alla vista, un attrazione fatale che poi viene ampiamente confermata all’assaggio in quanto risultano incredibilmente buoni!

Dal punto di vista nutrizionale portano in dote una buona percentuale di ferro e di altri importanti sali minerali, contengono poi una interessante quantità di vitamina K, chiamata anche naftochinone, che una volta ingerita si somma o compensa quella prodotta dal lavoro dei batteri intestinali e come tutti i membri di questa gustosa famiglia orticola ha anche una rilevante massa di salutari fibre.

A livello organolettico oltre alla bontà colpisce la particolare consistenza che per quanto il paragone sembri azzardato ricorda vagamente la carne, questo a patto di saperli lavorare e cucinare nella maniera opportuna, preferibilmente lessatura in poca acqua, la cottura a vapore in genere da preferire è meno performante in questo caso, per un tempo medio di 5-10 minuti in base alle dimensioni, in questa ottica meglio selezionarli tutti della stessa grandezza se si riesce già in fase di acquisto.

Gli abbinamenti sono molteplici, ma certo il più istintivo sia a livello di unione di sapori che di contrasto di colore è con il pomodoro fresco in una somma in cui insaporitori come le erbe aromatiche rivestono un ruolo importante e esaltante, un esempio perfetto è questa ricetta di “Fagiolini Grisotti al timo con scaglie di grana trentino, pomodorini e limone”.

Ma ottimi sono anche con i primi piatti di pasta soprattutto se si scelgono formati particolari magari similari nelle dimensioni ai fagiolini stessi, quindi caserecce, tortiglioni, busiate, fusilli lunghi e così via.

Celebriamo quindi come meritano i fagiolini Grisotti, le altre numerose varietà della stessa famiglia e tutti gli ortaggi locali che rischiano spesso di scomparire con nostra grave perdita di memorie gustative difficilmente poi recuperabili.

Perché guardare oltre lo “standard” alimentare ripetitivo e uniforme che spesso ci si presenta rischia di allontanarci sempre di più dalla “buona e sana cucina” a cui tanti di noi aspirano e poi “la peggior cosa” che al limite può capitare e sorprendersi di come nei cibi esistano aromi, profumi e consistenze che sanno andare molto oltre ogni più fervida immaginazione!!

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