Il modo corretto di pulire i funghi
I funghi sono uno dei prodotti vegetali più pregiati tra quelli che si usano in cucina, nella loro stagione di eccellenza che va tra la fine dell’estate e l’autunno si possono trovare in numerose varietà diverse e in particolare i funghi di bosco fra cui spicca il noto e pregiato porcino.
La moderna agricoltura riesce a fornirci in ogni caso tutto l'anno alcune selezionate tipologie che ci consentono di preparare numerosi piatti buoni e sani, a patto di non abusarne, una regola valida per molti altri alimenti.
Essendo spesso un prodotto pregiato dal prezzo non trascurabile bisogna cercare di preservarli al meglio durante la necessaria pulizia preliminare per limitare sprechi e inutili eliminazioni.
Per prima cosa avendo un tessuto spugnoso e assorbente è meglio non lasciarli immersi o a contatto prolungato con l’acqua, nella maggior parte dei casi dopo aver tolto la parte terrosa alla base del gambo è sufficiente spazzolare il resto con un piccolo coltellino e utilizzare un panno pulito leggermente bagnato per completare la pulizia.
Alcune varietà molto comuni e reperibili ovunque, come gli Champignon, possono essere anche agevolmente pelati se si preferisce in modo da essere certi di non aver lasciato sui funghi alcuna traccia di sporco, in questo caso è però necessario lavorarli e cucinarli subito per evitare precoci ossidazioni.
Solo in presenza di funghi particolarmente sporchi, come a volte succede con quelli personalmente raccolti nei boschi in autunno, si ricorre al getto d'acqua, leggero e limitato nel tempo, avendo poi l’accortezza di asciugarli il più possibile.