Diabete
Questa patologia che colpisce purtroppo un numero elevato di persone ha da sempre una relazione molto stringente con l’aderenza o meno a una buona dieta per diabetici che poi non dovrebbe essere altro che la dieta seguita da tutti quelli che vogliono restare in buona salute.
Una dieta attenta che si basa ampiamente sul modello alimentare mediterraneo.
Gli alimenti per diabetici virtualmente non esistono perché dovrebbero essere gli stessi alimenti che ognuno coscientemente privilegia ogni giorno per rimanere in salute.
Lo stesso vale per le ricette per diabetici che altro non dovrebbero essere se non quelle presenti in un buon regime alimentare di riferimento come il già citato mediterraneo.
Bisogna comunque sapere che i cibi che all’interno di un alimentazione per diabetici possono svolgere un ruolo strategico sono molteplici e conoscerli, smantellando spesso molti pregiudizi, può aiutare a orientarsi al meglio scegliendo le ricette per diabetici più adatte e ricche di gusto, un impegno primario di Cucina&Salute!
Ma al rapporto stretto diabete alimentazione bisogna aggiungere un terzo elemento ugualmente importante, si tratta dell’esercizio fisico che rientra attivamente nella prevenzione del diabete di tipo 2.
Gli additivi alimentari hanno una loro specifica funzione a livello produttivo quando si deve assicurare un controllo sulla sicurezza alimentare di prodotti a lungo termine, ma la loro presenza oltre una soglia ragionevole rischia di innalzare i rischi di contrarre patologie molo legate all'alimentazione.
È una regola conosciuta da tempo e che ancora un volta si dimostra potentemente efficace quando si tratta di prevenire il micidiale diabete: mangiare meno carboidrati limitando soprattutto i sotto prodotti raffinati riduce significativamente il rischio di diabete e in particolare in quella altissima percentuale di popolazione che senza averne consapevolezza si trova in uno stato fisico facilmente aggredibile dalla malattia!
Un nuovo studio evidenzia l'influenza degli stili di vita corretti sulla riduzione di assunzione della quantità di farmaci in terapia.
Per chi ancora crede che l'esercizio fisico abbia una scarsa importanza rispetto a una patologia invasiva come il diabete di tipo 2 riportiamo una delle ultime ricerche più interessanti che ha addirittura preso in esame un'attività fisica ad alta intensità.
Il consumo quotidiano di olio d'oliva di qualità è un importante fattore di protezione del diabete.
Un recente e importante studio portato avanti dai ricercatori della Società Italiana di diabetologia ha scoperto come il consumo quotidiano e costante di olio d'oliva di qualità è un importante fattore di protezione attiva dalle complicanze cardiovascolari e microvascolari del diabete.
La prevenzione ancora all'angolo.
Malgrado sembri tecnicamente sbagliato è possibile insinuare che il diabete tipo 2 sia di fatto diventata una patologia trasmissibile, un affermazione molto vicina alla realtà se pensiamo a come stili di vita e alimentazione sbagliati si propagano e vengono emulati sempre con maggior frequenza.
L'acqua e la corretta idratazione quotidiana sono alleati preziosi per chi soffre di diabete.
Già in passato alcune ricerche, una in particolare del 1995, avevano evidenziato come esiste un meccanismo preciso che fa in modo di indurre l'organismo soggetto a eccessi di zuccheri nel sangue (la tipica situazione del paziente diabetico) a sottrarre acqua dai tessuti provocando disidratazione e senso di sete.
I tanti casi diagnosticati e i tanti che ancora si ignorano, la non conoscenza e il ruolo delle istituzioni.
Durante l'ultima Giornata Mondiale del Diabete tenuta a novembre 2013 in Italia sono stati snocciolati una serie di numeri e percentuali abbastanza impressionanti che rivelano un vero e proprio dramma conoscitivo di questa patologia.
Entro il 2035 ipotizzati 592 milioni di persone con diabete e 471 milioni di soggetti con pre-diabete.
Senza un intervento massiccio a livello globale basato su una campagna di prevenzione con fulcro centrale le regole di corretta alimentazione e l'educazione alimentare, più che sulle cure o sulla scoperta di nuovi rimedi, il dato ipotizzato potrebbe trasformarsi in una drammatica realtà.
Le gravi colpe dell'industria alimentare, il marketing avido, l'ignoranza delle regole per una corretta alimentazione.
Si assiste oggi e in futuro si assisterà sempre di più a un livellamento dell'incidenza del diabete su ogni strato della popolazione a prescindere dalla ricchezza personale e dalle risorse a disposizione.
Evidenziati alcuni punti fermi essenziali su qualità del cibo consumato, quantità e abitudini di vita.
Si è respirata una certa aria di novità sul diabete al recente congresso dell'Easd, l'associazione europea per lo studio del diabete, tenuto a Barcellona che ha focalizzato la sua attenzione sull'influenza che alimentazione e comportamenti individuali hanno su sviluppo, nascita o decrescita della patologia.
I succhi non equivalgono il frutto di origine e anzi rischiano di avere effetti opposti.
Un importante studio smentisce in maniera molto chiara tutti quelli, estremamente interessati come le industrie del settore o semplicemente poco informati, che sostengono come possa bastare assimilare i surrogati delle sostanze naturali per usufruire dei loro riconosciuti benefici sulla salute.
Non è solo l'alimentazione ad avere un ruolo preminente nella lotta e prevenzione del diabete, l'esercizio fisico è un elemento parimenti importante per estendere meglio l'efficacia degli effetti positivi e questo non vale solo per il diabete, ma per gran parte delle moderne patologie intrecciate in qualche modo con la dieta e la cucina.
Il ruolo positivo e preventivo della dieta mediterranea.
Un'alimentazione a base di olio di oliva, pesce, legumi, ortaggi e frutta (fresca e secca), praticamente la dieta mediterranea nella sua dimensione di origine, riesce con efficacia a ridurre notevolmente l'incidenza genetica dell'ictus in relazione al diabete prevenendo infarto e emorragia cerebrale.