Rosmarino, la “rugiada del mare” celebrata dai poeti dall’anima fortemente mediterranea
La “rugiada del mare” come poeticamente chiamavano i latini il rosmarino è una delle piante aromatiche più importanti e usate un tempo in tutto il mediterraneo e ora diffuso a ogni latitudine possibile.
Malgrado da tradizione poetica sia strettamente legato al mare dal punto di vista della pratica di cucina è stato abbinato più a prodotti come carne e verdura che al pesce in se, probabilmente grazie anche alle sue proprietà di conservazione oggi in buona parte riconosciute dalla moderna scienza.
L’utilità del rosmarino in cucina è esaltata dalle sue spiccate virtù digestive che favoriscono il rilassamento dei tessuti muscolari dell’apparato digestivo aiutando ad assimilare meglio le preparazioni più complesse, pur essendo il profumo e l’aroma la vera e preziosa essenza di questa pianta dai molteplici utilizzi.
Il rosmarino è un arbusto o cespuglio sempreverde perenne appartenente alla famiglia delle Labiate, largamente diffuso nelle regioni mediterranee allo stato spontaneo e ampiamente coltivato nel resto del mondo.
Le numerose foglie piccole e strette hanno colore verde scuro nella pagina superiore e sfumature argentate nell’inferiore, i fiori sono azzurro-violetto, l’altezza arriva e supera i 150 cm.
A livello aromatico si caratterizza per un forte sentore di canfora e pino piacevole, aromatico e intenso, da dosare con attenzione a seconda degli alimenti, sia in cotture prolungate che come tocco finale ai piatti, si ritrova in numerose ricette regionali Italiane.
Se non si ha la fortuna di avere un terreno con la pianta allo stato naturale non è per nulla difficile riuscire a trovarlo sul mercato in forma di rametti, i costi sono però spesso ingiustificati per cui quando possibile è fortemente consigliabile se non in piena terra almeno la coltivazione in vaso in modo da prelevare via via solo lo stretto necessario per la cottura e usufruire al meglio delle sue caratteristiche.
Volendo conservare nel tempo si possono sia seccare le foglie, perdendo però gran parte della fragranza da fresco, sia tenere singoli rametti freschi in vasetti colmi d’acqua fino a una settimana.
Precauzioni: in forte dosi è controindicato alle donne in gravidanza, l’assunzione di olio essenziale causa facilmente problemi gastrici, intestinali e renali.
Profilo organolettico in breve
Caratteristiche:
arbusto dalle numerose foglie piccole e strette con colore verde scuro nella pagina superiore e sfumature argentate nell’inferiore, i fiori sono azzurro-violetto, l’altezza arriva e talvolta supera i 150 cm.
Aroma:
prevale un caratteristico sentore di canfora e pino piacevole e aromatico per quanto a alta intensità, per questo motivo è da dosare con attenta calibrazione in base alla tipologia di cibo in cui viene aggiunto.
Uso:
generalmente si aggiunge intero a rametti a inizio cottura per fare in modo che rilasci gradualmente gli aromi interni, tritato, specialmente le foglie giovani e piccole, è comunque un ottimo insaporitore finale per molte pietanze.
Abbinamento:
se tradizionalmente è abbinato sovente con i piatti di carne il rosmarino sa esaltare al meglio molti altri alimenti come verdure, legumi, salse per primi piatti, zuppe, pizze, focacce, dessert, dolci secchi.
Assaporate il suo aroma in queste ricette
- Nella calda e energetica zuppa d’orzo con lenticchie
- Con gamberi al profumo di rosmarino accompagnati da una crema speciale di ceci
- In una sorprendente salsa agrodolce di peperoni