La celiachia è una malattia che colpisce quasi una persona su cento. La sua unica cura consiste nell’astenersi completamente da qualsiasi alimento contenente glutine, anche una minima traccia può scatenare i sintomi.
Questo significa non mangiare nessun cereale glutinoso, come il frumento, l’orzo, la segale, il farro e i loro derivati come pasta, pizza, pane, dolci, biscotti ecc. e nemmeno altri tipi di alimenti che possano essere venuti accidentalmente in contatto con essi durante il processo di lavorazione in fabbrica o a casa nelle operazioni di cucina. Nel paese della pasta e della pizza è certamente una limitazione, ma lo spazio di libertà è comunque molto ampio, come dimostra questo ricco ricettario mediterraneo.
La cucina ricalca e segue le orme della tradizione mediterranea del sud Europa e delle, gastronomicamente ricche, regioni Italiane, scegliendo gli alimenti che il mercato e la stagione offrono quotidianamente. In questa seconda edizione del libro sono state introdotti un gran numero di piatti nuovi frutto dell’esperienza di cucina di questi ultimi anni dell’autore.
Lo scopo ricercato è stato quello di dare un taglio ancora più mediterraneo e fresco alle proposte culinarie, ma tutte le ricette in generale sono state riviste e riscritte, ove necessario, per venire incontro alle esigenze e alle osservazioni indicate dai lettori delle prima edizione.
Predomina il mondo vegetale nelle sue numerose e varie sfaccettature, un mondo che oltre a rifornirci di gran parte delle sostanze nutritive di cui abbiamo bisogno, ci regala preziosi e indispensabili elementi protettivi per la salute.
In sintesi si troveranno soprattutto piatti di verdura, insalate, minestre, primi, sformati e piatti unici con ortaggi, pesce, dessert e una piccola parentesi di ricette a base di carne, sempre generosamente accompagnate con verdura. Una parentesi voluta per non escludere nessun tipo di alimento, vista l’assenza di una derrata base come i cereali classici, e per dare un esempio di come arricchire con verdure questo controverso genere merceologico, che andrebbe sempre limitato e circoscritto e non dovrebbe mai ridursi alla preparazione di una semplice bistecca in padella.
Ricette revisionate a cura dell'Associazione italiana celiachia
Preparazione:
Mondare i porri da quasi tutta la parte sommitale verde, con un coltellino affilato incidere lievemente per il lungo e separare le prime 3 foglie esterne più belle, lavare il resto del gambo e affettarlo sottilmente...
Preparazione:
Tagliare il burro in piccoli pezzi e ammorbidirlo per 1 ora a temperatura ambiente o più velocemente nel forno a microonde, lavare e asciugare l’arancia, grattugiare 1 cucchiaino della buccia e mescolarla...
Il Vapore, una tecnica che nasconde dietro una forza primordiale che si può intravedere in ogni cosa e passaggio di cottura osservandola, sentendola, odorandola, toccandola e assistendo alla sua trasformazione sugli alimenti.
Andando alla ricerca dei pilastri che sono alla base di una buona conoscenza tecnica e culturale ruotante intorno al cibo e alla sua sana trasformazione in prodotti finali di gusto e bellezza si arriva a capire nel profondo come uno di questi pilastri è proprio il vapore.
Una sorta di veicolo di trasmissione grazie al quale le molecole aromatiche possono viaggiare e abbracciare altre molecole, l'alimento può cambiare struttura, accumulare liquidi e lasciare agli embrioni che ha dentro la possibilità di diventare grandi e maturi frutti di natura.
La fisionomia stessa del vapore si colloca ai confini della magia essendo un elemento che si vede e non si vede, ma c'è.
Sempre e comunque, anche quando non lo penseremmo mai e mai lo metteremmo in relazione con la riuscita di un piatto.
A questo proposito ci ingannano le altre cotture che in una sorta di invidia tendono a nascondere la presenza del vapore, mentre in realtà ne sono figlie e al vapore devono la buona riuscita finale.
Nella magia del vapore ritroviamo anche lo specchio di ciò che siamo come cucinieri, non importa se per professione o per diletto.
Se ne sappiamo percepire la presenza e interpretare l'essenza, se alla sua anima di forza fisica sappiamo donare la nostra anima di forza spirituale e creativa, allora il vapore diventa il nostro mentore e ci guida nella sapiente miscelazione di ingredienti e sentimenti quale è o dovrebbe essere la buona cucina.
In caso contrario il vapore diventa ostacolo, fastidio, elemento da evitare.
In poche parole fumo, un offesa immensa per il vapore.
La speranza di questo libro è che nelle sue pagine sappiate trovare da voi la facile strada per sentire il vapore e non vedere il fumo capendo che una delle chiavi per fare questo è l'essenzialità .
Confidando per questo nel gusto e nel sapore dei piatti dello Chef che li ha creati, in ciò che loro sapranno raccontarvi attraverso la semplicità , in quanto sapranno narrarvi delle gesta del vapore aprendovi visioni appaganti.
Nell'ottica e nella filosofia di questo libro consideriamo il vapore nella sua interezza di forza naturale di modificazione alimentare, una forza a 360 gradi che si ritrova, a volte tanto e a volte meno, in tutte le tecniche di cottura presenti in cucina, anche quando le apparenze non ne fanno intravedere la presenza.
Ne consideriamo la sua forza positiva e strategica interpretandola con intelligenza e pragmatismo, non si tratta di volere propagandare a tutti i costi il solo uso del vapore puro con dietro magari il celato obbiettivo di promuovere appositi strumenti di cottura (come molti moderni forni) ricorrendo a formule forzata che vedono il vapore classico presente in preparazione in cui ha realmente poco senso.
Piuttosto del vapore in queste preparazioni si può sfruttare il concetto di base e la sua forza intrinseca, se prepariamo una zuppa non ha senso inventarsi strani modi per cuocere tutti gli ortaggi a vapore e poi metterli insieme, piuttosto sfruttiamo il naturale vapore che fuoriesce dalla pentola in una cottura di zuppa tradizionale e indirizziamolo per preparare altri ortaggi e impasti di supporto alla zuppa in se.
Questa traccia di esempio lascia intendere bene quanto il vapore e del vapore possiamo sfruttare a nostro vantaggio nella realizzazione di un piatto e come sia spesso più un problema di sintonia con questo elemento primordiale che di capacità tecniche personali.
Tutte le tecniche di cottura utilizzate nelle ricette del libro quindi sono accomunate per la presenza del vapore inteso come potente elemento fisico distintivo che interagisce sugli alimenti trasformandone in positivo la loro composizione.
L'azione del vapore, infatti, non è presente in misura massiccia solo nella metodologia che porta il suo nome, ma ha un ruolo primario anche nella cottura a pressione, in quella al cartoccio e nella lessatura a assorbimento, mentre nelle restanti, come la cottura in padella, il passaggio in forno e il bagnomaria è un componente essenziale per uniformare ed equilibrare l'effetto del calore sul cibo.
E sono proprie queste le tecniche di trasformazione alimentare che ritroverete del libro in accompagnamento alla protagonista principale, la cottura a vapore classica.
Principalmente significa scegliere e combinare i cibi di tutti i giorni in modo da ridurre o rendere e più modesto l'impatto sulla glicemia sanguigna.
L'evitare bruschi rialzi glicemici, oltre a comportare un evidente beneficio per chi soffre di glicemia alta o e diabetico, è infatti un ottimo modo per mantenere un peso corretto e – se necessario – per dimagrire più facilmente.
Dopo aver mangiato alimenti contenenti carboidrati, la nostra glicemia sanguigna sale. Ciò accade perché grazie alla digestione i carboidrati vengono trasformati in glucosio (zucchero puro), che è il principale carburante per il nostro organismo.
Il glucosio, grazie all'ormone insulina verrà poi dirottato dal sangue nelle cellule, dove servirà per produrre energia. Ma se abitualmente mangiamo cibi che stimolano notevolmente la glicemia (ossia ad alto IG), la molta insulina messa in circolo facilita la formazioni di depositi adiposi.
In altre parole, ingrassiamo. Di conseguenza, seguire uno stile alimentare che eviti bruschi sali e scendi glicemici si sta rivelando come il modo migliore per rimanere o tornare in forma. Il tutto senza modificare le quantità ma la qualità di ciò che si mangia.
Ma è anche vero che l'importanza della glicemia, le tesi e gli studi moderni portati avanti su questa componente essenziale per la nostra vita mettono in difficoltà il cuoco e i tanti amanti della buona cucina di impronta Italiana, quella dove i primi piatti, il grano, le farine sono protagonisti assoluti e ingredienti determinanti per il suo successo.
In questo senso si tratta di fare uno sforzo obbligato per cambiare la prospettiva di utilizzo di alcune materie prime, la tecnica e il metodo di lavorazione, l'abbinamento opportuno per mantenere un equilibrio complessivo tra le varie componenti nutrizionali.
È uno sforzo inapplicabile mantenendo intatta la bontà di questa cucina?
No, la fortuna della cucina Italiana è quella di essere infinitamente ricca di soluzioni già pronte o semplicemente da adattare con piccoli cambiamenti, certo a qualcosa di caro toccherà rinunciare, ma le alternative non mancheranno di soddisfare pienamente tutti i nostri sensi.
Se già pensate di dire addio a gnocchi, lasagne o pasta avrete modo di ricredervi, non è la preparazione a dover sparire si devono semplicemente cambiare ingredienti e combinazioni, ritrovare in qualche modo il gusto perduto di chi un tempo utilizzava per necessità quelle farine, quei grani, quegli alimenti grezzi e integrali e imprudentemente invidiava chi consumava il prodotto raffinato, bianco, candido e stupidamente impoverito del meglio che la natura gli aveva regalato.
Si tratta di dare un valore diverso all'atto di cucinare e consumare, cucinare capendo che il tempo non è sprecato ma serve a migliorare di molto lo stile di vita complessivo e che consumare un cibo significa masticarlo a lungo, assaporare con lentezza gli aromi, sentire il più a lungo possibile i profumi, non ingurgitare il più rapidamente possibile e senza sforzo qualsiasi cosa sia gradita al palato.
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Nuova edizione del libro più completo e venduto dello Chef Giuseppe Capano.
Molti i miglioramenti, dall'accattivante e bella copertina. Dall'agile e intuitiva grafica interna, con una qualità di contenuti non solo rimasta invariata, ma migliorata nei suoi aspetti più importanti.
Lo Chef, infatti, ha riscritto completamente tutte le ricette, spiegando e illustrando meglio tutti i passaggi e gli accorgimenti necessari per un sicuro risultato culinario.
Una sensibilità divulgativa, in costante miglioramento, frutto dell'esperienza nel scrivere sempre nuovi articoli, insegnare a persone con esigenze diverse, esaminare e confrontarsi con le ricette di colleghi e professionisti del settore.
Un vantaggio non indifferente per i fortunati lettori del libro, che si somma a un ulteriore e gradevole sorpresa: la diminuzione del prezzo di copertina.
Preparazione:
Scolare i fagioli e lessarli per 45 minuti insieme a ½ l d'acqua e i semi di finocchio, sfogliare, lavare e affettare finemente la verza, sbucciare, lavare e tagliare in piccoli dadini le patate...
Preparazione:
Impastare le due farine con un pizzico di sale, il lievito sciolto in poca acqua tiepida e l’altra acqua necessaria a ottenere un composto morbido da coprire con un panno umido e lasciare lievitare al caldo per almeno 90 minuti...
Un libro di straordinario valore quello appena uscito a opera dello Chef Giuseppe Capano con ricette e preparazioni buonissime e affidabili che oltre a poter essere degustate al naturale nel modo a ognuno più consono e gradevole sono una preziosa e propizia base per la realizzazione di successivi squisiti piatti.
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