Ravanelli, la croccante sorpresa in tavola
Anche se le dinamiche di mercato ci fanno trovare in ogni periodo dell’anno i ravanelli sui banchi di vendita è la primavera la loro reale stagione di crescita e sviluppo quando possiamo trovarli nel loro massimo splendore di gusto e consistenza con un sapore delle rosse radici rotonde leggermente e piacevolmente piccante.
Lo stesso sapore ritrovabile nelle foglie di ravanello che si possono consumare cotte in zuppe, frittate, sformati o crude in insalata se non sono troppo vecchie, ingiallite o lacerate e con le quali si può preparare un eccellente pesto di foglie di ravanello che vedremo quanto prima di pubblicare qua sul sito nella nostra speciale sezione dedicata alle salse da condimento.
I ravanelli appartengono alla stessa famiglia delle crucifere come i comuni cavoli e questo fa intuire il carico di salute che si portano dietro: il prezioso acido folico, potenti sostanze antiossidanti, importanti vitamine come la A, quelle del gruppo B e la super potente C oltre a sali minerali come ferro e zolfo.
Un mix di sostanze nutrizionali di primo livello che nel loro insieme aiutano la digestione stimolando in positivo la bile, portano a un efficace azione diuretica, contribuiscono alla buona salute del fegato, aiutano a conciliare serenamente il sonno notturno.
All’atto dell'acquisto meglio assicurarsi di non scegliere radici di ravanelli troppo grosse, le foglie devono essere verdi brillanti e non ingiallite oltre che ben attaccate alle radici.
L’uso in cucina può essere dei più diversi, ma certamente il consumo a crudo è quello che ne esalta meglio le qualità organolettiche, classico l’uso nelle insalate ricche come questa dove scopriamo anche un eccellente emulsione di pesca usata come condimento speciale.
Ma certamente gli abbinamenti possono essere dei più fantasiosi e creativi, li pensereste mai mescolati a farro e ceci in quello che può essere sia un aperitivo che un gratificante primo piatto?
Per aumentare la consistenza croccante dei ravanelli dopo averli lavati si possono tagliare in sottili fettine o cubetti e conservarli per un po’ di tempo in acqua ghiacciata.
In questa veste un abbinamento accattivante è con i piselli come ben si vede in questa esteticamente bella (oltre che molto buona) ricetta da gustare così come presentata o arricchire con dei semi oleosi a scelta magari lievemente tostati.
Tralasciando le ricette vere e proprie segnaliamo altri due usi paralleli molto interessanti dei ravanelli.
Il primo è un infuso molto utile per sedare la tosse e migliorare l’efficienza delle vie respiratorie mitigando le conseguenze delle tipiche infezioni aeree.
Il secondo e nella formula oggi molto in voga di estratto o eventualmente centrifuga come altra scelta, qui basta accoppiare insieme ravanelli, mele o ancora meglio pere mature, carote, succo di limone e per chi piace aumentare l’effetto piccante iniziale dei ravanelli un pizzico zenzero.