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Spezie combinate, un primo esempio tra zenzero, peperoncino e curcuma

Spezie combinate, un primo esempio tra zenzero, peperoncino e curcuma

Per quanto ogni singola spezia sia importante e porta sempre notevoli contributi di profumi, aromi e sapori che aiutano moltissimo a realizzare piatti sani e buoni in cucina bisogna imparare a non ragionare in termini di solo unico insaporitore, ma raccogliere il contributo di molteplici molecole insaporenti.

Nel caso delle spezie e delle cugine erbe aromatiche sappiamo già da tempo che quello che spesso funziona meglio è la combinazione a cascata, ovvero non la presenza in una preparazione di un unica spezia, ma la mescolanza di più tipologie con in comune analoghe molecole aromatiche, colori, profumi, sensazioni percepite dai ricettori dei sensi.

L’inizio della combinazione ideale può avvenire con la spezia che in quel momento ispira di più o si vuole usare a tutti i costi, ad esempio il frequente e ottimo zenzero.

Una spezia che contiene resine e diversi oli essenziali fra cui il gingerolo dotato di proprietà antinfiammatorie che si rivelano molto utili per attenuare in prima battuta i dolori articolari di vario genere così come alcune infiammazioni dei vasi sanguigni, ma che ha un profilo molto diverso in base alla versione usata, fresca o secca.

Prendendo come riferimento lo zenzero fresco che risulta più poliedrico e funzionale in cucina possiamo rilevare come le sue molecole aromatiche primarie sono nitide e decisamente personali con una pungenza intensa e estremamente piacevole.

La prima combinazione che possiamo immaginare è con compagni che ne rafforzino l’intensità aromatica come il comune peperoncino o una buona varietà di pepe, presenza quest’ultima che ci suggerisce anche un eventuale aggiunta appartenente alla stessa famiglia dello zenzero (Zingiberaceae), la preziosa curcuma che ha contributi di salute ancora più rilevanti e importanti.

E soprattutto ha affinità forti a livello di gusto, colore, stimoli sensoriali, in particolare se noi aggiungiamo quando è appunto presente anche il pepe che in basse dosi stimola e potenzia le molecole delle prime due spezie, ma soprattutto rende più bio disponibile a livello di assorbimento da parte dell’organismo i potenti contributi di salute della curcuma e dello zenzero.

Altri abbinamenti interessanti con lo zenzero fresco sono con alloro, noce moscata, cannella, cardamomo, cacao, buccia di limone e molto altro.

Ma volendo rimanere su questa nostra prima e semplice combinazione, zenzero+curcuma+pepe/peperoncino, per cosa potremmo usarla a livello pratico in cucina?

Ad esempio per condire della quinoa bianca lessata (come anche del riso basmati e altri cereali o pseudo cereali in chicchi affini) mescolata con ceci cotti saltati gustosamente in padella con buon olio extravergine d’oliva con cui poi magari riempire dei grandi pomodori svuotati dalla polpa centrale (da riutilizzare sempre anche solo per marinare delle verdure).



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