A prima vista affermare di voler realizzare una preparazione particolare di lasagne con il pane può sembrare una esagerazione che tale non diventa se ci si rivolge a una delle versioni di pane più caratteristica di Italia.
Stiamo parlando del pane carasau con le sue sottilissimi sfoglie croccanti che ormai sono diventate patrimonio nazionale andando oltre i confini della terra di origine, la splendida Sardegna.
La flessibilità di queste sfoglie è veramente straordinaria e una delle applicazioni più sviluppate dallo Chef Giuseppe Capano è proprio quella delle lasagne di pane che si prestano a mille abbinamenti diversi per un risultato sempre gustoso e buono come ben si vede da questa imperdibile ricetta!
Questa alternativa, che speriamo non offenda i più tradizionalisti, al vero e inimitabile pesto autentico di tradizione ligure è nata dalle mani dello Chef Giuseppe Capano per sfruttare una caratteristica molto utile e interessante dei comuni semi di girasole.
Nel momento in cui vengono delicatamente tostati facendo attenzione a non superare temperature troppo elevate concentrano al massimo la sapidità che naturalmente hanno diventando al pari di altri fratelli come i semi di sesamo una naturale alternativa al sale comune.
Non a caso il condimento è stato inserito nel libro “Senza Sale” e utilizzato per condire degli ottimi primi piatti, sia in semplicità sia con l’arricchimento di verdure di stagione, ma come scritto nella ricetta può migliorare molte altre preparazione a iniziare dai cereali in chicchi!
L’idea di base per questa personale interpretazione del classico pesto ligure era quello di innalzare di un po’ la quota proteica del condimento senza aumentare la quantità di formaggio, ma con l'utilizzo di un legume che più di altri è sembrato intonato alla preparazione a cominciare dal colore.
L’elaborazione ha convinto molto ed è risultata a nostra avviso molto buona, i sapori sono più delicati, la consistenza particolarmente cremosa e avvolgente, il colore acquisisce tonalità di verde chiaro molto accese e invitanti, il profumo è quello tipico del pesto tradizionale.
Le noti dolci portate dai piselli sono state equilibrate dall’uso di un parmigiano a più lunga stagionatura e si sono integrate alla perfezione con aglio, pinoli e soprattutto l’ottimo basilico DOP Genovese Storico.
Queste ottime polpette di sedano dimostrano come questo umile ortaggio può recitare senza problemi ruoli molto più significativi della sola presenza come aroma di base in soffritti e condimenti vari.
Le sue prerogative sono notevoli sia dal punto di vista della salute che da quello della cucina e qui si sono volute premiare al meglio, in questo senso non deve preoccupare più di tanto la cottura finale in frittura, questa tecnica se eseguita bene e con la frequenza opportuna non pone problemi particolari come lo Chef Giuseppe Capano ha ben spiegato in un istruttivo libro apposito!
Insieme alle polpette è bene anche evidenziare il gustoso condimento che le accompagna a base di limone, olio extravergine d’oliva e le foglie del sedano spesso malamente sprecate e che qui si riutilizzano al meglio!
Questa versione di polpette è molto interessante in quanto protagonisti sono degli ingredienti insoliti come gli ottimi lupini che apportano sostanze di estrema utilità all’organismo.
Appartengono alla classe dei legumi e come loro sono ricchi di proteine, ma sono gli altri elementi paralleli che ne consigliano un uso costante per abbassare ad esempio i livelli di colesterolo dell’organismo e molto altro.
Qui sono accompagnati dalle stagionali zucchine e aromatizzati dall’ottimo tofu affumicato che fa anche in modo di rendere inutile l’aggiunta di sale in una composizione un po’ più difficile di altre che in ogni caso consigliamo vivamente di provare!!!
Polpette di lupini, zucchine e tofu affumicato