Condire significa soprattutto valorizzare le buone materie prime che utilizziamo in cucina e portiamo a tavola sapendone rispettare le prerogative e esaltandole allo stesso tempo.
Tutto questo facendo molta attenzione a non appesantire troppo in sapori o impatto energetico la preparazione finale, la scelta di come condire non può quindi essere casuale o improvvisata versando senza alcun parametro o riflessione sugli ingredienti da condire sale, olio, aceti e altri insaporenti.
Questo dressing ha una sua particolare cremosità pur mantenendo la corretta fluidità da condimento, a basa di pinoli accoglie un ottimo aceto di mele invecchiato, un altrettanto ottimo olio extravergine d’oliva, il contrasto dolce dato dallo sciroppo d’agave e il profumo della maggiorana!
Simbolo di felicità e magia la profumata e bella pianta di maggiorana rientra tra le erbe più utili e preziose della cucina mediterranea dove si utilizza sia fresca per aromatizzare con delicatezza verdure e ortaggi estivi, sia secca per donare un gusto più deciso e intenso a molti piatti invernali.
Insieme al basilico è forse la pianta più facilmente coltivabile in vaso e proprio di questa erba e del somigliante origano può spesso prendere il posto in una gradevole alternanza di sapori che vede presenti anche il timo, il prezzemolo e la menta in una sorta di magiche cinque stelle aromatiche della cucina.
Esternamente si presenta come pianta eretta e ramificata appartenente alla famiglia delle Labiatae, originaria dell’Asia sud occidentale, la fortuna ha voluto che si sia facilmente adattata al clima mediterraneo dove è abbondantemente coltivata e utilizzata nella cucina popolare.
Strutturalmente ha un fusto quadrangolare alto mediamente 40-50 cm, foglie verde chiaro ellittiche, ovali e leggermente pelose, fiori estivi piccoli di colore bianco rosato e violaceo riuniti in corte spighette.
Cugina diretta dell’origano con il quale a volte si confonde ha rispetto a questo un aroma più delicato, dolce e fruttato con un profumo fresco e intenso che ricorda parzialmente il timo e il limone.
Fresca accompagna in particolare pomodori, zucchine, melanzane, peperoni e fagiolini, minestre, insalate miste e legumi, pesce spada, tonno e filetti di pesce bianco, ripieni di magro e carne.
Si coltiva con molta facilità in vaso garantendo raccolti ripetuti e ricchi di profumi, se comprata in mazzetti si deteriora facilmente ed è preferibile consumarla subito, per questo in genere non è per nulla consigliabile acquistarla già recisa.
I singoli mazzetti vanno prima lavati e asciugati separando solo successivamente le piccole foglioline, spesso usate intere e non tritate.
Se fresca, pur con qualche eccezione, si introduce solo a fine cottura per preservarne il delicato aroma, la versione secca più forte e intensa tollera meglio anche cotture prolungate.
I rametti freschi una volta staccati dalla pianta si possono tenere solo temporaneamente in vasetti colmi d’acqua, la versione secca si conserva in sacchetti di carta riposti in luoghi bui e freschi.
Caratteristiche: pianta eretta e ramificata appartenente alla famiglia delle Labiatae, ha un fusto quadrangolare alto mediamente 40-50 cm, foglie verde chiaro, fiori estivi piccoli di colore bianco rosato e violaceo.
Aroma: aroma delicato, dolce e fruttato con profumo fresco e intenso che ricorda parzialmente il timo e il limone pur mantenendo una spiccata personalità .
Uso: fresca si introduce in genere solo a fine cottura per preservarne il delicato aroma, la versione secca è più forte e intensa con diverse sfumature aromatiche e tollera meglio anche cotture prolungate.
Abbinamento: fresca accompagna in particolare pomodori, zucchine, melanzane, peperoni e fagiolini, in entrambe le versioni esalta minestre, insalate miste e legumi, si intona bene con pesce spada, tonno e filetti di pesce bianco, ripieni di magro e carne.
Un buon piatto di pasta è sempre una proposta perfetta per la cucina della salute malgrado il forte tentativo di mettere in cattiva luce il ruolo dei carboidrati e di piatti classici nati in realtà già ottimizzati dal punto di vista nutrizionale.
Con un formato integrale di pasta abbiamo ad esempio già un bel carico di prezioso fibre che prosegue con la presenza dei fagiolini e dei pomodori oltre che delle mandorle che in dono ci portano anche sostanze super protettive e utili.
Ma in più abbiamo anche il contributo della curcuma nella sua versione fresca con tutte le prerogative positive di questa gloriosa spezia, un unione complessiva di ingredienti e cibi che va ben al di la del piacere e del gusto di un buon piatto di pasta integrale!!